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CANTIERE PER LA SINISTRA SPOLETO Cosa succede a Spoleto? Le diverse anime che governano la città hanno deciso di superare le differenze formali per sedersi ad un medesimo tavolo e stabilire i futuri ruoli per il controllo della città? Esiste più a Spoleto una divisione tra potere politico, potere economico e forse anche quello ecclesiastico? E ancora: esistono più le coalizioni, una di centrodestra e l’altra di centrosinistra che si contrappongono all’interno del gioco della democrazia? Tanti interrogativi, da non considerare assolutamente provocatori ma reali, che stanno scuotendo le coscienze degli spoletino ed anche dei tanti militanti che stanno lavorando all’interno del Cantiere della Sinistra. Interrogativi non campati in aria ma che vengono dopo “quella cena a tre (o forse anche a quattro)” che avrebbe visto per commensali il sindaco Brunini, il futuro candidato sindaco del centrodestra Valentini e il presidente della Banca Popolare di Spoleto, Giovanni Antonini. A questi, secondo alcune indiscrezioni giornalistiche, si sarebbe aggiunto anche il capo della Chiesa di Spoleto-Norcia, Monsignor Fontana. Una cena veramente speciale che appare difficile pensare sia nata da una casualità oppure da una cordiale rimpatriata tra pezzi da 90 di Spoleto. Quando questi importanti personaggi si siedono allo stesso tavolo evidentemente hanno cose da dirsi e da concordare. Quali? Difficile da dire. Certo che i due schieramenti di centrodestra e centrosinistra vivono delle crisi interne molto forti. Quello che rende inquieti tutti è il sospetto che il futuro della città, della politica, dell’economia di questo territorio possa essere deciso tra un piatto e l’altro. Un gioco questo sì estraneo alla democrazia e allo lotta politica. Anche perché potrebbe riguardare pochi invece che tutta la comunità. Condividi