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ASSISI - "L’auto-proclamata efficienza dell’amministrazione comunale di Assisi, che diffonde in maniera propagandistica efficientismo, enumerando tutti i giorni le opere compiute ritenute utili e a disposizione di tutti, (quasi sempre, invece, solo incentrate sul business e sulla cementificazione e sconvolgimento del territorio), ci sembra che sulla questione della famiglia abbia scelto un atteggiamento alquanto discriminante". Questa la denuncia del circolo Circolo PRC Assisi – La Sinistra l’arcobaleno, che in una nota a firma del segretario Francesco Di Lascia e del responsabile organizzazione Franco Cesario criticano il fatto che abbia “abbracciato, con passione la proposta di legge regionale che l’associazione familiari dell’Umbria vorrebbe licenziare che, pur mettendo in campo propositi accettabili, fa riferimento solamente ad una idea di famiglia di ispirazione cattolica, perdendo di vista la visione laica che è fortemente presente nella società italiana; infatti esistono numerose famiglie che sono state messe in piedi senza essere benedette da un matrimonio religioso”. Le famiglie di fatto, nel senso che nessuno può negare che esse esistano, - notano Di Lascia e Cerario - hanno una rilevante presenza nella quotidianità e sono famiglie che esistono e rappresentano ideali sociali ugualmente apprezzabili a quelli religiosi. Famiglie che mettono al mondo figli, persone che scelgono di stare insieme e che è assurdo non voler riconoscere come soggetti integrati e partecipi della società, e che quindi, per questo, hanno gli stessi diritti delle altre e non possono essere escluse dai benefici di una legge che invece dovrebbe tenerle in grande considerazione e anzi tutelarle. “Per quanto ci riguarda non ci piace – dichiarano i due -, e forse per questo nessuno ha ritenuto opportuno capire il nostro punto di vista, l’idea di regolare legiferando in questo modo, un principio assolutamente centrale della società. Sosteniamo quindi una modifica della proposta di legge regionale che rimetta in condizioni di equanimità tutte le vari tipologie di famiglie”. “Il confronto non solo delle idee ma anche delle situazione già acquisite – continuano -, è punto di partenza centrale per realizzare una idea compiuta di democrazia. È importante affrontare queste tematiche in questo periodo in cui sembrano tornare con forza visioni medievali della società che deve essere in un certo modo o non è accettata”. “Può succedere – concludono - che anche formazioni partitiche che fino a poco tempo fa avevano fatto della laicità il loro modello, per convenienze elettorali, stanno modificando sensibilmente le loro posizioni”. Condividi