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PERUGIA - Grida vendetta la situazione in cui versano i lavoratori della Cooperativa Gst con sede legale a Tuoro, ma operante nel perugino. La quasi totalità di essi è in credito nei confronti dell'azienda di diverse mensilità, oltre che dei rimborsi spesa per le trasferte effettuate in tutto il territorio nazionale, con conseguente grave disagio economico per loro e per le loro famiglie, al punto che alcuni non toccano cibo da giorni per mancanza di denaro. Inoltre, diversi lavoratori si trovano con l’automezzo fermo in quanto privo di gasolio, con l’oggettiva impossibilità quindi di riprendere regolarmente il servizio. Tutto questo è inaccettabile in un Paese che definisce “civile”. Ma finora non sono bastate le denunce fatte dalla Filt Cgil in tutte le sedi competenti quali la Prefettura, la Direzione Provinciale del Lavoro di Perugia, il Tribunale Fallimentare. Lascia sconcertati il fatto che una Cooperativa nata (con modalità che meriterebbero essere approfondite) dalla GST Srl, azienda dichiarata fallita a maggio del 2007, possa continuare ad operare nonostante le evidenti e sistematiche violazioni delle norme che regolano il rapporto di lavoro. Comunque, nella speranza e nell’attesa che tutti i soggetti istituzionali interessati alla vicenda possano, in tempi brevi, data la gravità e l’urgenza della situazione, intervenire definitivamente per scrivere la parola fine in questa vicenda, la Filt Cgil non si fermerà. Innanzitutto, corre l’obbligo di richiamare l’attenzione dei “clienti” della Cooperativa. Importanti soggetti dell’economia nazionale quali, tra gli altri, Coop Centro Italia, Eurospin e Lidle, ricordando loro che la legislazione vigente richiama alle proprie responsabilità anche la committenza, nei cui confronti la Filt Cgil è intenzionata ad attivarsi. Inoltre, va evidenziata la drammatica situazione dei lavoratori extracomunitari, che sono la quasi totalità della forza lavoro alla Gst, i quali, vista la loro impellente necessità di avere un contratto di lavoro per regolarizzare la loro presenza nel territorio italiano, si trovano costretti a sottacere la mancata erogazione di quanto loro spettante. Per queste ragioni, oltre ad avere già proclamato uno stato di agitazione di tutto il personale, la Filt Cgil continuerà a battersi, con tutte le sua forze, in tutte le sedi opportune, affinché la dignità ed i diritti dei propri rappresentati possano essere tutelati. Condividi