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GUBBIO - «Oggi è stata scritta una pagina importante per la storia economica, sociale e culturale della nostra città e del suo territorio, un segnale di collaborazione e trasparenza con forti implicazioni positive e una sorta di ‘patto’ con la popolazione su temi di rilevanza generale » così ha esordito il sindaco Orfeo Goracci, introducendo in una sala consiliare affollata l’intensa mattinata di lavori che ha visto la presentazione del documento di “Autorizzazione Integrata Ambientale” rilasciata dalla Regione Umbria alle Cementerie Barbetti e Colacem, la divulgazione del monitoraggio A.R.P.A. della qualità dell’aria nei dintorni dei due cementifici e la sottoscrizione del “Protocollo d’intesa su misure finalizzate alla tutela ed alla salvaguardia dell’ambiente e della salute nel territorio del Comune di Gubbio”. “Colossi nella produzione del settore” ha definito il sindaco Goracci le realtà cementiere Barbetti e Colacem, che detengono la produzione dell’8% del cemento nazionale. Per questo dato di notevole rilievo economico e di forte implicazione sugli equilibri ambientali, il rilievo dato alla giornata odierna è fondamentale e unanimemente condiviso anche dagli altri presenti: l’assessore della Regione Umbria Lamberto Bottini, l’assessore della Provincia di Perugia Sauro Cristofani, il direttore generale ARPA Umbria Svedo Piccioni e i vertici delle cementerie Barbetti e Colacem. Assente per una indisposizione personale, l’assessore del Comune di Gubbio Lucio Panfili, che pure ha lavorato intensamente per il raggiungimento di questi obiettivi. Nel proseguire l’intervento, il sindaco Goracci ha sottolineato come i risultati raggiunti siano stati il frutto di un percorso e di un processo iniziato nel luglio 2005, con momenti di confronto articolato, dialoghi serrati e anche accesi, con lo presenza di stimolo e di vigilanza di comitati e associazioni, soprattutto il “Comitato per la tutela ambientale Gubbio-Ghigiano”. « Crediamo – ha proseguito Goracci –che il punto raggiunto sia il migliore possibile, con il senso di realismo che come amministratori ci deve contraddistinguere. Risultati incontestabili sono sotto gli occhi di tutti: non si bruciano più gomme nelle cementerie Colacem e non si parla più di termovalorizzare CDR. Se pensiamo che l’accordo sottoscritto per il monitoraggio non è un atto dovuto da parte delle cementerie, ci sembra un passo avanti notevole nel senso della condivisione e della responsabilità dimostrata nei confronti di problematiche particolarmente sentite dai cittadini. Il ruolo di ARPA in tutto questo è basilare, come riferimento sicuro per cittadini, istituzioni, imprese, per le funzioni riconosciute a livello regionale e territoriale. Azoto, zolfo, polveri sottili sono attualmente già monitorate dalla centralina in piazza 40 Martiri e con l’acquisto da parte della Provincia di Perugia di idonee attrezzature ci sarà la possibilità di registrare costantemente l’emissione di ciò che respiriamo nell’aria.» L’assessore Cristofani ha sottolineato il positivo confronto, tra amministrazione, aziende e comitati cittadini e l’importanza del documento di “Autorizzazione Integrata Ambientale”: «Uno strumento e un punto di incontro tra le esigenze di tutela della salute dei cittadini e delle imprese.» Cristofani ha anche evidenziato che: « Gli enti pubblici devono dotarsi di tutti gli strumenti necessari per il controllo e il monitoraggio della salute dei cittadini e in particolare il ruolo dell’ARPA è determinante un punto di riferimento e di certezza per tutti.» Anche l’assessore regionale Lamberto Bottini ha evidenziato che la forte collaborazione e i confronti tra le istituzioni hanno permesso di raggiungere obiettivi importanti per dare risposte importanti. I rappresentanti di Arpa Umbria hanno illustrato i dati di rilevamento della qualità dell’aria nelle aree circostanti i due cementifici presenti nella conca eugubina realizzati nel periodo che va dal 13 giugno 2006 al 28 settembre 2007. I risultati hanno evidenziato che i valori rientrano nei limiti stabiliti. Condividi