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CITTA' DI CASTELLO - “È stato segnato un deciso passo in avanti verso la costituzione a Città di Castello del Centro di documentazione delle arti contemporanee e per l’avvio delle sue attività”. A sottolinearlo è il sindaco di Città di Castello al termine dell’incontro tenutosi nel Palazzo del Comune tra la stessa Fernanda Cecchini (con lei erano presenti per il comune l’assessore Rossella Cestini e la responsabile del servizio cultura Anna Maria Traversini), il direttore regionale del ministero dei beni culturali Francesco Scoppola, la dirigente del servizio beni culturali della regione Umbria Paola Gonnellini (delegata dall’assessore, improvvisamente impegnato a Roma), Michele Gambuli e Tiziano Sarteanesi per la Fondazione Burri, Antonio Gasperini ed Italo Cesarotti quali rappresentanti della Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello. “Si è riscontrata una convergenza significativa tra le azioni delle singole istituzioni. Gasperini e Cesarotti hanno annunciato ufficialmente che la fondazione Cassa di Risparmio sta valutando la possibilità sia di acquisire il complesso di palazzo Vitelli a Sant’Egidio per porlo a disposizione del costituendo centro sia di entrare a far parte del nuovo organismo che ne curerà la gestione. I rappresentanti di ministero e regione hanno ribadito la volontà di contribuire in modo concreto alla costituzione ed all’attività del centro, anche facendo ricorso a diverse fonti di finanziamento (regionali, nazionali ed europee) sia per il restauro del palazzo sia per la gestione del centro”. “Il direttore Scoppola (per il ministero) e la dirigente Gonnellini (per la regione) hanno quindi avanzato concrete ipotesi di lavoro per far sì che il Centro di documentazione delle arti contemporanee possa avviare in tempi brevi la sua attività su una base solida. Tra queste, l’ipotesi di convenzione con la fondazione Cassa di Risparmio per definire le condizioni di reciproca soddisfazione per l’uso della sede. Per il Centro si prevede un avvio per stralci funzionali con un primo nucleo di attività ed un’espansione graduale dei propri interventi secondo il progetto generale che la fondazione Burri sta definendo nei suoi assi portanti e nelle sue priorità, che ne definiscono un ruolo di eccellenza per il settore, ma anche nelle sue prime esigenze organizzative e logistiche, che le garantiscano una reale capacità operativa”. “Dal canto suo, il comune ha ribadito nel corso dell’incontro il suo profondo interesse ed il suo diretto impegno per il raggiungimento di un obiettivo capace di garantire nel tempo a Città di Castello lo sviluppo di quel ruolo di primo piano nel panorama dell’arte contemporanea nazionale ed internazionale che la presenza dei musei Burri le ha assegnato”. Condividi