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di Massimiliano Spaziani I fatti accaduti presso il Policlinico Federico II di Napoli lunedì 11 febbraio sono gravissimi e rivelano un pessimo clima nel Paese. L’attacco alla 194 si fa ogni giorno più intenso. Siamo davanti a una Chiesa sempre più arrogante che non ha più nessuna intenzione di rispettare la sovranità dello Stato Italiano. Le fa eco una destra che si appiattisce vergognosamente sulle posizioni del Vaticano, concertando con alti prelati interventi, leggi e agenda politica. E a ogni restringimento della laicità dello Stato corrisponde specularmente un restringimento dell’emancipazione femminile. In questa brutta situazione constatiamo, sia a livello nazionale, sia a livello locale, un silenzio complice delle forze di Sinistra. Che cosa stiamo aspettando? Stiamo aspettando che si ricominci col calvario degli aborti clandestini? E' venuto il momento che le forze laiche e progressiste difendano senza esitazioni la laicità dello Stato e delle sue istituzioni; dobbiamo tornare a parlare di diritti civili, di libertà della ricerca, di centralità della scuola pubblica. Dobbiamo tornare a parlare di separazione tra Stato e Chiesa. Torniamo a occuparci di emancipazione e di libertà della donna: fanno parte della nostra storia, dei nostri valori e del nostro bagaglio culturale. Abbiamo denunciato pubblicamente (io e pochi altri genitori) la decisione della Scuola Media di Amelia di aderire all’invito del Vescovo a partecipare all’udienza del Papa in Piazza San Pietro il giorno 7 novembre 2007. Abbiamo fatto presente che, circa un mese e mezzo prima, le classi sono state portate in processione, cantando, a incontrare la statua della madonna di Lourdes. Dopo la lettera ho sentito soltanto un inquietante silenzio: a parte la nobile eccezione del Segretario di R.C., gli altri sono stati tutti zitti: nessun messaggio di solidarietà, neanche una telefonata. Nonostante se ne sia occupata anche la stampa, erano tutti distratti. Io penso che le forze progressiste che governano questa città, al posto di discutere di inutili speculazioni edilizie (e di approvarle) o di quale personaggio mettere in qualche ente di secondo livello, dovrebbero cominciare a interrogarsi sulla condizione femminile nel nostro territorio: disoccupazione, redditi insufficienti (soprattutto dopo una separazione), liste di attesa lunghissime nelle agenzie educative, botte. So di cosa sto parlando: il disagio sociale di un nucleo familiare pesa principalmente sulla donna. Io faccio una proposta: cogliamo l’occasione. Istituiamo una tavolo (composto solo da donne) che si occupi di diritti delle donne e laicità delle istituzioni: si potrebbe capire quante scuole promuovono corsi di educazione sessuale, come funziona il consultorio, chi si occupa di inserimento lavorativo e occupabilità delle donne, di violenza sulle donne, di casi di discriminazione, di donne immigrate, di ragazze madri. Abbiamo poco tempo. A questo appello di Massimiliano Spaziani si associa l'intera Sezione dell'Amerino del Cantiere Umbria, che ospiterà nella propria sede di imminente apertura a Giove (messa a disposizione della Sinistra Arcobaleno), il suo primo incontro a tema, dedicato alla condizione femminile. Condividi