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Era nell'aria da almeno due mesi. L'assessore comunale alla Vigilanza di Perugia Antonello Chianella lo aveva ammesso ad alcuni giornalisti: "riprenderemo la battaglia contro lo sfruttamento della prostituzione in città". Il che voleva dire, viste le competenze del Comune in fatto di ordine pubblico, colpire chi lungo via Settevalli, via del Macello e a San Sisto si ferma con la propria vettura per cercare di contrattare con le prostitute e i tranx che operano in questa via. Colpire il cliente e non certo gli sfruttatori che questi rimangono di competenze delle forze dell'ordine. E così da martedì scorso il Corpo di Polizia municipale con una pattuglia di due persone, insieme a personale dell’Arma dei Carabinieri, hanno effettuato controlli di polizia stradale, intervenendo dalle 21.30 alle 01.00 Complessivamente, i controlli eseguiti sono stati 97, 11 le violazioni riscontrate, per divieto di fermata o sosta di intralcio alla circolazione. Questa settimana, sono previsti ulteriori controlli, in alternanza con la Polizia di Stato. Ma in futuro i controlli delle pattuglie municipali saranno sostituite dalle telecamere che il Comune ha intenzione di istallare lungo le strade a più alto traffico del mercato del sesso. Soltanto per via di un bilancio con poche risorse non sono state già installate da ottobre. Ma non sono solo rose e fiori queste operazioni perugine: infatti le associazioni che vivono la strada e che cercano di raccogliere le testimonianze delle sfruttate oppure danno consigli sulla profilassi hanno già lanciato un appello. Attenzione: le prostitute schiave saranno segregate in casa, ridotte in stato di povertà e continueranno ad essere tiranneggiate senza un controllo reale. Condividi