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PERUGIA – “Fare presto, ma soprattutto bene il passaggio alla Holding”. Appena insediatosi alla guida dell’assessorato ai trasporti e all’indomani dei primissimi incontri avuti con le due principali aziende di trasporto pubblico locale, l’assessore provinciale Stefano Feligioni chiarisce la posizione dell’Amministrazione provinciale rispetto al progetto destinato a rivoluzionare il sistema dei servizi di mobilità in Umbria. “La Provincia di Perugia – sostiene – crede nella holding, ovvero nell’azienda unica regionale dei trasporti, che vede come grande opportunità di valorizzazione del Tpl”. Per Feligioni, che nei giorni scorsi ha voluto incontrare i vertici di Spoletina e Apm per una conoscenza delle condizioni e delle problematiche che investono le due aziende (di cui la Provincia detiene rispettivamente il 50 e il 54% delle quote), il passaggio alla Holding è imprescindibile, in un’ottica di razionalizzazione delle spese e di maggiore efficienza e efficacia dei servizi. “Non abbiamo intenzione di tirarci indietro rispetto agli impegni assunti da chi ci ha preceduto – è stato il messaggio consegnato dall’assessore provinciale al management di Spoletina e Apm -; cercheremo di recuperare il tempo perso e di sfruttare il periodo estivo per chiarire le questioni rimaste irrisolte, per un rilancio a settembre dell’intera operazione su cui si gioca il futuro del nostro trasporto pubblico locale”. Ma per fare questo, secondo Feligioni, occorre la collaborazione piena delle aziende, alle quali l’assessore provinciale ha chiesto di effettuare una verifica sui servizi erogati, sulla loro efficienza e sulla possibilità di eventuali ulteriori razionalizzazioni. Del resto, che il settore del tpl soffra di annose difficoltà economico-finanziarie è stato ribadito nel corso dei due incontri dal presidente di Spoletina, Giancarlo Tulipani, e di Apm Giovanni Moriconi. Il primo ha illustrato l’anomalia del territorio servito, suddiviso in 22 comuni dove la media abitativa è di 66 abitanti a chilometro quadrato, contro i 109 della media regionale. Un’azienda, la Spoletina, che, per usare le parole di Tulipani, “deve fare i conti con un quadro molto preoccupante per la mancanza delle risorse”. Da qui la necessità per Spoletina di rispettare la tabella di marcia della holding, nella consapevolezza che i tempi si sono per necessità allungati. Diversa la situazione di Apm, che beneficia anche di commesse fuori regione che le consentono di chiudere i bilanci in positivo. “Ciò nonostante – ha affermato Moriconi – esiste una questione aperta con la Regione per il mancato trasferimento delle risorse aggiuntive destinate dalla Finanziaria del Governo Prodi al nostro comparto. Se si vuole procedere verso la costituzione della holding – ha spiegato il presidente di Apm – occorre rimuovere questo problema”. Ricordiamo che i soggetti interessati alla nascita dell’azienda unica regionale sono: Regione, Provincia di Perugia, Comuni di Perugia e Spoleto e Atc. Oggetto di aggregazione saranno tutte le attività inerenti il trasporto pubblico locale e le altre attività legate alla mobilità, anche se esercitate al di fuori dell’Umbria. Sarà, invece, esclusa le gestione dei parcheggi svolta da ATC e SSIT all'interno dei comuni di Terni e Spoleto. Contestualmente verranno effettuate delle aggregazioni tra le società operative che dovranno portare ad una riduzione dei soggetti giuridici dagli attuali 8 a 2: uno per il trasporto su gomma nella provincia di Perugia e su rotaia nell'intera regione, che aggreghi Apm, Ssit e Fcu; uno per il trasporto su gomma nella provincia di Terni (ex ATC). “Alla fine dell’intero percorso – sono state le parole dell’assessore – avremo una organizzazione molto più snella e una società che per dimensioni e capacità potrà competere sul mercato nazionale”. Secondo le intenzioni di Feligioni, agli incontri con le aziende faranno seguito quelli con gli Enti proprietari che la Provincia di Perugia chiederà di convocare nelle prossime settimane. Condividi