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''Terni e' una citta' che sta vivendo un momento delicato della sua storia, un momento di passaggio, di faticoso travaglio'': e' stata una intensa, profonda riflessione sulla citta' e sul suo futuro l'omelia che il vescovo diocesano, mons. Vincenzo Paglia, ha tenuto stamani, nella tensostruttura adiacente la basilica di San Valentino, per la festa del patrono della citta' e protettore dell'amore. Presenti le massime autorita' della citta', i sacerdoti diocesani e una gran folla di fedeli, mons. Paglia ha voluto inizialmente sottolineare l'esigenza di amore ''che ci porta a servire il bene comune della citta''', ma anche della regione, del paese e del mondo. Quindi una riflessione preoccupata sulla notizia di queste ore ''circa le infiltrazioni della malavita organizzata anche nella nostra regione'' e l'esigenza ''di amore evangelico, un amore che ci costringa a superare gli individualismi, che ci liberi dalla schiavitu' del denaro e del materialismo che acceca''. Secondo mons. Paglia, ''per amore di Terni non possiamo tacere, non possiamo ripiegarci in noi stessi. Il Signore chiede a tutti, anche alla Chiesa diocesana, di parlare, di riflettere, di dibattere, di individuare prospettive''. Non si deve, quindi, secondo il vescovo, lasciarsi prendere dall'egoismo ''coltivare solo il proprio orto piccolo o grande che sia''. Occorre ''sviluppare una cultura della speranza'' perche' ''Terni ha risorse e talenti, ed anche un notevole serbatoio di generosita'''. ''Non possiamo ignorare - ha detto ancora mons. Paglia - che Terni, negli ultimi 40 anni, ha perso terreno nei confronti di molte altre realta' del Paese. E debbono preoccuparci i segnali di declino nel campo economico, in quello della cultura, delle relazioni sociali''. ''Gli investimenti pubblici degli ultimi anni - ha ancora aggiunto il vescovo - hanno molto aiutato la citta' ma gli investimenti diventano prospettiva di sviluppo solo se la citta' li accoglie e li arricchisce con uno sguardo verso il futuro, verso il rinnovamento''. E sul rinnovamento, su una politica forte e responsabile che deve rinnovarsi mons. Paglia ha richiamato l'attenzione di tutti. ''Terni - ha detto - deve tornaread essere una citta' che attrae, che integra e che valorizza le persone; che guarda oltre i confini, sia regionali che nazionali''. Poi un esplicito riferimento agli incidenti sul lavoro: ''Non possiamo accettare l'idea che il perseguimento dei risultati economici dell'impresa sia in contraddizione con la garanzia delle condizioni di sicurezza per il lavoro all'interno dell'impresa. Il drammatico problema degli incidenti e delle morti sul lavoro che continua a lacerare questa nostra terra deve renderci ancor piu' attenti e responsabili'' Condividi