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Il comandante nazionale dei Ros, Giampaolo Ganzer, ha messo in evidenza, nel corso dell'incontro con la stampa per spiegare le indagini e gli arresti sulla cosca umbro-calabra, come l'associazione mafiosa fosse divisa per livelli sia in fatto di organizzazione che di investimenti illegali. Il livello più basso della cosca era formato dalla criminalità perugina e albanese che si occupavano di spacciare cocaina (anche due chili a rifornimento) e di piazzare la refurtiva di furti a danno di aziende edili e di autosaloni. Il secondo livello invece era stato addestrato all'istituzione del pizzo – due i casi rilevati a Perugia – e pronto a minacciare imprenditori per acquisire società con la forza. Il terzo livello era quello della gestione della cosca, dei rapporti con le banche e della programmazione delle azioni finanziarie da fare in territori diversi (Calabria e Sardegna) ma con contenitori anziendali apparentemente innocui perchè umbri. Nella rete degli arresti questa mattina è finito anche un dirigente bancario di grande banca nazionale originario della Calabria, ma presente in Umbria da tanti anni. Condividi