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La morte di Meredith Kercher sarebbe avvenuta, per asfisia determinata proprio dalla forte emorragia causata dalla lesione alla carotide. Secondo la perizia – attualmente ancora in fase di studio dalle parti degli indagati e consegnata dal dottor Luca Lalli intorno alle 12 di oggi – Meredith avrebbe spirato dopo 3 ore dal suo ultimo pasto. Questo farebbe spostare l'ora del decesso intorno tra le 22 e le 23. Almeno stando alla ricostruzione effettuata da una sua amica che il 2 novembre del 2007 l'aveva ospitata per una cena frugale (consumata tra le 19,30 e le 20). Poi alle 21 – sempre secondo il testimone – si sarebbe recata direttamente nella villetta a pochi metri dall'Università per Stranieri di Perugia. La ricostruzione del dottor Lalli limiterebbe anche il tempo dell'agonia prima della morte da parte della giovane inglese. L'emorragia non sarebbe durata più di un'ora. Un lasso di tempo considerato comunque sufficiente per averla potuta salvare se uno dei killer fosse stato preso dal rimorso oppure la lesione alla carotide fosse avvenuta per uno scherzo o per un gioco sessuale violento. Condividi