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di Lucia Caruso “Lavori in corso” al Bosco didattico di Ponte Felcino, come a propiziare la primavera. Non che li abbia fermati l’inverno; gli operatori si rimboccano le maniche per inaugurare una nuova stagione di iniziative. In questi giorni si sta procedendo ai corsi di formazione per la potatura e per la cura di piante ornamentali. Un’iniziativa salutata con inaspettato interesse da più di 100 iscritti, di età compresa tra i 30 e i 60 anni e che vede avviare alla formazione sia uomini che donne. Tra gli appuntamenti della prossima primavera c’è l’inaugurazione del Centro per l’ambiente e la sostenibilità, da realizzare nella torre del molino: la vecchia centrale idroelettrica che fino agli anni venti alimentava il lanificio di Ponte Felcino. Questo progetto di restauro è in fase di conclusione, “a maggio sarà inaugurato il primo stralcio dei lavori – ha detto Claudio Bizzarri, assessore comunale – che rappresenta una tappa importante nell’intero progetto di sviluppo di tutto il Bosco didattico”. E allora vediamo più da vicino quali iniziative sono state realizzate e quali sono in cantiere per il cuore verde di Perugia. “Questo perimetro di territorio – spiega Luigina Abbenante, consigliere di Circoscrizione con delega alla gestione del Bosco – è un’area naturalistico – ambientale di proprietà del Comune. Conta 80 mila metri quadrati di superficie, che ospitano più di mille specie botaniche. All’interno ci sono due serre dove vengono ricoverate piante grasse, succulenti ed agrumi. Una di queste è stata realizzata grazie alla copertura a campana che ha custodito i lavori di restauro della fontana Maggiore di Perugia. Una grande varietà di piante tropicali e sub tropicali, insieme a due laghetti che accolgono le piante acquatiche fanno di questo luogo una meraviglia di odori e colori. Ma non finisce qui. Un roseto di oltre 300 varietà di rose antiche e moderne, le erbacee perenni, il frutteto di antiche coltivazioni, il bosco planiziale (ovvero con piante autoctone) e quello ripariale (ovvero formato da piante immesse) rendono questo angolo di territorio una fattispecie unica”. Insomma questo bosco si differenzia da tutte le aree verdi della città e non solo, grazie alla sua vocazione pedagogica tesa ad approfondire quel legame che esiste tra il territorio e la comunità. Altre missioni del progetto sono quelle della tutela della biodiversità e del recupero della tradizione. Il Comune di Perugia infatti ha adottato il documento Majer Borgorello, che ha dato vita al Cea, centro di esperienza ambientale. Un altro passaggio fondamentale nella dotazione di adeguati strumenti divulgativi e formativi sarà rappresentato dalla costituzione del Cridea che è il centro regionale di informazione ed educazione ambientale. “Ma gli operatori del Bosco – spiega Bazzarri - sono soprattutto volontari che oltre a svolgere attività di ordinaria manutenzione insieme alla cooperativa Abn, danno vita a numerose iniziative di valorizzazione ambientale, come quella legata all’ecosistema fluviale che ha portato a studiare il percorso del fiume e a ripulirlo da tutti i detriti derivanti dalla piena, così da trasformare gli argini in percorsi pedonali.” Da ricordare anche la festa degli alberi che si ripeterà anche questa primavera e che vede impegnati i bambini delle scuole nella realizzazione di elaborati su di un tema specifico (quello dell’anno scorso è stato la pace) e che prevede la messa in dimora di nuovi piccoli alberi. Nell’ottica di un’economia sostenibile il Bosco didattico è affiancato da un ostello che può ospitare i giovani e le scolaresche proveniente anche da fuori regione. L’anno scorso hanno raggiunto Ponte Felcino 25 circoli didattici. Infine due conticini. “Attraverso una convenzione con il Comune la cooperativa Abn gestisce un budget annuo di 75 mila euro per provvedere alla manutenzione di questa vasta area verde. Va ricordato – sottolinea Bizzarri – che questa cooperativa è di tipo B, ovvero offre occupazione anche a soggetti svantaggiati”. Insomma un modo per coniugare etica ambientale e solidarietà sociale, nel segno del verde. Condividi