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Barack Obama ha vinto l'ennesima tornata di primarie nei tre stati dove gli elettori erano chiamati al voto: Virginia, Maryland e nel distretto di Columbia. Un duro colpo per la favorita in campo democratico Hillary Clinton che ora attende la prova importante del Texas. Obama ha anche superato la Clinton per numero di delgati che andranno alla convention democratica di Denver del prossimo agosto. Al momento il senatore nero ne conta 1.195 contro i 1.178 della Clinton (il dato varia a secondo della fonte). Per vincere la nomination ne occorrono 2.025 e la Clinton, per farcela, secondo i calcoli della Nbc deve aggiudicarsi almeno il 56% dei delegati ancora in palio. Le primarie del Potomac, il fiume che attraversa l'area della capitale, hanno confermato che il senatore nero ha il vento il poppa e la Clinton è in crisi. Obama si è aggiudicato buona parte dei delegati in palio nella notte elettorale e, come bonus inatteso, ha ricevuto i risultati finale del caucus nello stato di Washington celebrati nel fine settimana, che gli hanno assegnato 56 dei 78 delegati in palio. "I cinici adesso non possono più dire che la nostra speranza è falsa", ha detto Obama, parlando a una folla a Madison, in Wisconsin. "Abbiamo vinto a est e a ovest, a nord e a sud - ha aggiunto -. Abbiamo vinto in Maryland, in Virginia, e sebbene abbiamo vinto anche a Washington questo movimento non si fermera' fino a quando non porteremo il cambiamento a Washington". La tripletta di Obama era attesa, ma è stata la sua portata a stupire gli osservatori. In Virginia il senatore ha vinto 63-36% (con il 93% dei voti scrutinati). I dati parziali del Maryland indicano una vittoria analoga, mentre nella città di Washington, dove i Clinton sono di casa da anni, è stata una valanga per Obama: 76 a 24% (con l'89% dei voti scrutinati). Altri dati della Virginia, dove le donne e i neri si sono spostati decisamente verso Obama e dove anche gli elettori bianchi della classe media sembrano aver tradito Hillary, offrono una serie di segnali d'allarme per l'ex First Lady. Condividi