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NARNI - Nuova iniziativa del capogruppo del Prc al Comuna di Narni, Alfonso Morelli, che questa volta ha presentato una mozione avente per oggetto la definizione di un protocollo per una corretta promozione ed integrazione nel paesaggio degli impianti eolici. Partendo dalla premessa che l'utilizzo dell'energia eolica consente di evitare l'immissione in atmosfera delle sostanze inquinanti e dei gas serra prodotti dalle centrali convenzionali e che i moderni aerogeneratori a distanza di 150/180 metri producono un rumore di 45 decibel (equivalente ad una conversazione a bassa voce). Morelli considera anche che l'Italia, aderendo al protocollo di Kyoto, si è impegnata nei confronti della comunità mondiale a ridurre entro il 2012 del 6,5% le emissioni dei sei principali gas serra rispetto alle emissioni del 1990. A sua volta la regione Umbria, nel piano energetico regionale, prevede per la dorsale appenninica Umbria-Sud 1700 GWh di produzione annua di energia elettrica con una produzione evitata di CO2 pari a 1.700.000 tonnellate annue, di SOx pari a 2.380 tonnellate annue e di SOx pari a 3.230 tonnellate annue; chesempre la Regione Umbria nel piano regionale energetico si impegna quindi ad autorizzare impianti eolici, purché ricadenti al di fuori di Parchi nazionali, Parchi interregionali e Parchi regionali; Siti Natura 2000 ovvero siti di interesse comunitario (S.I.C.) e zone di protezione speciale (Z.P.S.); Aree di elevata diversità floristico-vegetazionale; Aree sottoposte a vincolo paesaggistico individuate ai sensi degli artt. 139 ( lett. "C" e "D") e 146 (lett. "B", "I" e "M") del Decreto Legislativo 29/10/99, n. 490. A sua volta anche il Comune di Narni, che è interessato ad installare sul proprio territorio impianti eolici, nell'estate 2007, ha aderito al progetto "Kyoto club" impegnandosi quindi verso una riduzione delle emissioni di gas serra in atmosfera e per contrastare i cambiamenti climatici. Per Morelli occorre però considerare che l'impatto visivo e paesaggistico di questi impianti è inevitabile in quanto gli aerogeneratori sono visibili in ogni contesto ove vengono inseriti, come pure inevitabili sono gli effetti sulla fauna che possono produrre, come conseguenza i possibili impatti degli uccelli con i rotori degli impianti. In considerazione di ciò scopo della mozione è di impegnare il sindaco e la giunta comunale di Narni ad adottare al riguardo il criterio della massima trasparenza e della massima informazione intorno ai progetti, al territorio ed ai cittadini coinvolti, al fine di mitigarne i possibili impatti. Oltre a ciò li si invita a destinare almeno il 50% delle risorse economiche derivanti dall'installazioni delle pale eoliche ai territori ad esse circostanti sottoforma di agevolazioni fiscali o riduzioni delle imposte e ad adottare, come metodologia di lavoro nel proporre i progetti di impianti eolici, il protocollo legambiente–anev (associazione nazionale energia dal vento), che stabiliscono precisi criteri tanto per l’individuazione dei siti che per il ripristino successivo dei luoghi, oltre che riguardo alle azioni che dovranno essere promosse per informare e sensibilizzare al riguardo le popolazioni e le autorità locali. Al riguardo le aziende presentanti il progetto dovranno osservare le dovute attenzioni progettuali volte a minimizzare l’impatto dello stesso sul territorio e sull’ambiente e dovranno essere comunque escluse aree particolari quali quelle di nidificazione di rapaci o uccelli che utilizzano pareti rocciose e a grotte utilizzate da popolazioni di chirotteri; aree corridoio per l'avifauna migratoria interessate da flussi costanti nei periodi primaverili e autunnali. aree con presenza di alberi ad alto fusto; Zone A di parchi regionali e nazionali; Aree archeologiche; Ambiti con insediamenti ad una distanza inferiore ai 300 metri dagli impianti. Altri criteri vengono indicati poi per minimizzare l'impatto visivo e paesaggistico, limitando l'interferenza sul contesto e intervenendo in forma consapevole nel modificare una porzione del paesaggio, per quanto possibile arricchendola di un nuovo elemento culturale antropico. Per tutto questo si chiede che le società proponenti si impegnino, in una fase precedente alla presentazione della domanda per l'avvio dell'iter autorizzativi, a presentare al Comune tutta la documentazione di progetto relativa agli impianti (compresi eventuali vincoli paesaggistici e ambientali, normativa sul rumore, VIA, ecc.). Condividi