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di Isabella Rossi “In classe il rumore si sente e dà fastidio, soprattutto quando devo scrivere un tema e non riesco a concentrarmi.” Dice Valentina che frequenta la quinta alla Scuola Elementare Comparozzi. E le mamme in attesa davanti al cancello della scuola, proprio sotto ai pilastri del Minimetrò,continuano ad esprimere preoccupazioni alle quali non è stata data sinora alcuna risposta, a quanto pare. “Non vogliamo accusare nessuno”, dice Silvana Giuli, mamma di una bambina, “vogliamo solo la garanzia che i nostri figli siano al sicuro.” Per questo lei e altri cinquanta genitori di bambini che frequentano la scuole media Giovanni Pascoli e l’elementare Comparozzi hanno scritto una lettera indirizzandola ai dirigenti scolastici e all’Ufficio Scolastico Provinciale. Il Minimetrò, insomma, supererebbe il limite consentito di 50 decibel di oltre dieci decibel e “quello del rumore rappresenta un problema di inquinamento” scrivono le mamme “il cui effetto immediato è quello di limitare i livelli di attenzione e concentrazione, ma che a medio e lungo termine genera conseguenze gravi sulla salute umana sul piano fisiologico e psicologico.” A questa situazione le dirigenze scolastiche devono trovare ancora rimedio, affermano le mamme, auspicando maggiore partecipazione e informazione sulle contromisure che si vorranno adottare a tutela degli alunni che frequentano il plesso scolastico. Soprattutto per “garantire quel clima di fiducia necessario a far proseguire la frequenza dei nostri figli presso le sedi scolastiche coinvolte in un problema che ci appare alquanto urgente e preoccupante”. Ma i problemi, purtroppo, non finiscono per tutti al suono della campanella. Un’altra mamma interviene a ricordare che per alcuni bambini il rumore è una realtà non solo in classe ma anche a casa. “A casa questa mattina abbiamo sentito il rumore del Minimetrò alle 5,35. Mio marito ha chiamato i carabinieri chiedendo se ci fosse ancora una deroga o un’ordinanza che autorizza il funzionamento del Minimetrò a quell’ora. Gli hanno detto di sentire i vigili, ma anche loro non ne sapevano nulla. Ci chiediamo, allora, se il minimetrò sia ancora nella fase di lavori in corso. O se a questo punto non ci sia l’obbligo per l’impianto di rispettare gli orari previsti per il funzionamento a regime.” Domande lecite, alle quali si spera, verrano date presto risposte rassicuranti. Condividi