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terni - E' ritenuto responsabile di almeno altre tre rapine compiute nel ternano il cinquantaquattrenne originario di Reggio Emilia, ma residente ad Acquasparta, arrestato ieri dalla polizia dopo un colpo ai danni della filiale di Borgo Rivo della Banca popolare di Spoleto. I particolari dell'indagine sono stati illustrati oggi, nel corso di una conferenza stampa, dal dirigente della squadra mobile della questura, Luca Sarcoli. Secondo la ricostruzione degli investigatori l'uomo, alle 10.30 di ieri, è entrato nella filiale di Borgo Rivo della Bps con una parrucca in testa, una sciarpa che gli nascondeva il viso e un cappotto nero. Sotto la minaccia di una pistola, poi risultata una scacciacani, si è fatto consegnare quanto era in cassa, circa 14 mila euro. Il rapinatore è poi uscito a piedi ma un impiegato della banca lo ha inseguito vedendolo salire su una Opel Astra della quale ha annotato alcuni numeri di targa. Da questi gli investigatori sono risaliti al proprietario. La squadra mobile, che già aveva dei sospetti sull'uomo, lo ha rintracciato ad Acquasparta incrociandolo mentre era alla guida di una Fiat Bravo. Alla vista degli agenti il cinquantaquattrenne ha tentato una fuga, ma, inseguito, è stato bloccato poco dopo. Alla polizia - èstato riferito - ha confessato di essere l'autore della rapina dicendo anche agli agenti che tutto il materiale utilizzato per camuffarsi nonché la pistola scacciacani lo aveva gettati in mezzo una siepe lungo la strada di Cesi dove poi è stato recuperato. L'uomo - è stato spiegato nel corso della conferenza stampa - è risultato già inquisito in passato. La polizia ha ricordato in particolare che a Terni aveva già compiuto una rapina in un supermercato tenendo in ostaggio i 15 dipendenti poi liberati dalla polizia che l'aveva arrestato, venendo poi condannato a due anni e otto mesi di reclusione. Uscito dal carcere – è emerso dall'indagine - avrebbe compiuto una rapina il 21 febbraio dello scorso anno alla filiale della Cassa di risparmio di Spoleto, a Cospea, quindi il 21 maggio dello stesso anno ai danni della Banca delle Marche di via Colombo a Terni e, infine, il 23 ottobre ai danni di una banca di Acquasparta. La squadra mobile ritiene che l'uomo abbia agito sempre da solo. La refurtiva dei vari colpi, compreso quello di ieri, non è stata recuperata. Condividi