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“Una decisa innovazione nelle politiche sociali regionali per anziani, disabili, giovani, infanzia e famiglie più povere: non solo per superare i forti squilibri nella distribuzione della ricchezza ma anche per rimuovere le cause che li determinano”. È quello che ha sollecitato il segretario regionale della Cisl Claudio Ricciarelli all’Assemblea dei soci dell’Associazione Cristiana Residenze per Anziani e Disabili dell’Umbria, svoltasi lunedì 26 novembre ad Assisi. “Si impone –ha affermato Ricciarelli- un approccio culturale nuovo capace di promuovere una idea più avanzata di sussidarietà orizzontale in grado di sprigionare energie nuove e un ruolo attivo dei corpi intermedi della società, rimettendo al centro la persona a partire da quelle più svantaggiate. Si tratta –ha poi sottolineato- di integrare le politiche socio sanitarie, intrecciando ed unificando i tempi e le scelte dei due futuri piani sanitari e sociali regionali. C’è bisogno –ha aggiunto Ricciarelli- di riequilibrare in Umbria una spesa sociale troppo bassa rispetto ad una troppo elevata pressione fiscale locale. È del tutto inaccettabile aver aumentato nel 2007 la pressione fiscale comunale media del 190 per cento, mantenendo sostanzialmente invariato un livello di spesa sociale ancora assolutamente inadeguato rispetto alla domanda sociale di anziani, giovani, infanzia e famiglie più povere”. L’intervento del segretario regionale Cisl si è soffermato sulla necessità di realizzare un Patto di stabilità fiscale e tariffaria con le Regioni, Province e Comuni per dare un chiaro segnale di svolta e di inversione di tendenza, razionalizzando e riducendo la spesa e i costi della politica improduttiva, adeguando il prelievo fiscale nei settori a più alto margine di rendita e profitto e, nel contempo, contenendone il peso fiscale sui redditi da lavoro, da pensione e per le famiglie a più basso reddito. “Si possono e si debbono –ha affermato il segretario regionale Cisl- liberare risorse utili per sviluppare più moderne ed efficaci politiche sociali, a partire dall’immediata operatività del Fondo regionale per la non autosufficienza, dallo sviluppo dei servizi per l’infanzia e il contenimento delle loro tariffe, dall’incentivazione della raccolta differenziata dei rifiuti fino alla promozione di una tariffa sociale nei servizi pubblici locali”. Il segretario regionale Cisl Claudio Ricciarelli ha concluso il proprio intervento sottolineando l’importante risultato ottenuto dal sindacato umbro e da quello dei pensionati con l’accordo per la costituzione del Fondo regionale per la non autosufficienza che prevede uno stanziamento iniziale di 33 milioni e 5 centomila euro. “Questo accordo – ha poi precisato- interesserà circa 22 mila persone non autosufficienti fra anziani, adulti, e minori e consentirà di realizzare, con la legge in itinere, dei patti per la salute personalizzati attraverso un mix di servizi, assistenza domiciliare integrata, aiuti, prestazioni, anche differenziati, in rapporto alla gravità dell’assistito con un ruolo forte nel territorio dei comuni, dei distretti sanitari e dei centri salute. Attraverso questi ultimi avverrà la presa in carico della persona non autosufficiente”. Infine, il segretario regionale Cisl Claudio Ricciarelli ha sostenuto che “insieme ad una politica di assistenza familiare degli anziani non autosufficienti, si tratta anche di adeguare le norme regionali di autorizzazione e convenzionamento delle residenze protette per coloro che non possono contare sulla propria famiglia: un adeguamento dei servizi rispetto alla diffusa domanda sociale insoddisfatta anche attraverso l’aumento di mille posti in convenzione concordato con la regione Umbria”. Condividi