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PERUGIA - Incentivi a titolo di risarcimento e revisione della normativa vigente sulle modalità di rilevamento dei danni: sono le misure adottate dalla Regione Umbria per far fronte ai danneggiamenti causati dalla fauna selvatica alle coltivazioni agricole. “Un fenomeno ciclico – spiegano gli uffici competenti della Regione - che sfocia in periodi di elevato impatto. Il biennio 2006-2007 è uno di questi, amplificato anche dal notevole aumento dei prezzi delle produzioni agricole”. Gli interventi predisposti dalla Giunta regionale si muovono lungo due direttrici: da un lato si è incentivata la disponibilità economica del fondo predisposto per i risarcimenti, destinando a questo una parte dei maggiori introiti previsti dalla recente legge di aumento della tassa di concessione regionale per l’esercizio venatorio, ciò consentirà di coprire, sia pur con ritardo, tutte le necessità economiche per l’anno 2006 ed in previsione per il 2007. Dall’altro lato si sta operando una revisione della normativa riguardante le modalità di rilevamento dei danni e le procedure di risarcimento che comporterà una netta diminuzione dei tempi necessari per l’erogazione delle somme riconosciute per la rifusione del danno accertato. “Inoltre, vedrà coinvolti in modo più diretto ed efficace i cacciatori, nella gestione della specie cinghiale, la principale responsabile dei danni, attraverso l’assegnazione specifica ad ogni squadra dei territori su cui poter effettuare il prelievo, perseguendo in tal modo anche una maggior responsabilizzazione dei cacciatori stessi – precisano dagli uffici - Per tale specie saranno programmati piani di abbattimento minimi, calibrati sulle reali capacità del territorio di sostenere una determinata popolazione, stabilendo una soglia massima di tollerabilità dei danni causati alle coltivazioni". "L’obiettivo finale è quello di consentire un normale svolgimento delle attività agricole, limitando al minimo l’impatto della fauna selvatica. Gli agricoltori devono essere messi in grado di poter gestire e fruire dei loro raccolti, considerando l’ipotesi ‘risarcimento’ come un’eventualità applicabile solo in casi eccezionali ed occasionali”. Condividi