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ORVIETO - “La Sinistra, L’Arcobaleno” di Orvieto e dell’orvietano non lascia cadere la dichiarazioni dell’assessore regionale Giuseppe Mascio rispetto ai ritardi ed alle incertezze dell'amministrazione comunale sul tema delle infrastrutture che, sostiene in un suo comunicato, “la dicono lunga sulla confusione e sul pressappochismo che regna ormai nelle stanze del Sindaco e della sua Giunta. L'Assessore ha sostanzialmente invitato il Comune di Orvieto ad indicare le priorità, produrre i progetti ed individuare le risorse necessarie in relazione alle infrastrutture di cui Orvieto ha bisogno”. Al riguardo in questo comunicato vengono così ricapitolate le principali questioni aperte: La complanare - La strada che avrebbe dovuto risolvere i problemi della viabilità di Orvieto e del circondario sconta un inspiegabile ritardo nella sua attuazione. Recentemente la Complanare è stata derubricata, per quel che riguarda il primo stralcio, a "raccordo stradale tra la ex S.S. Amerina e la ex S.S. 71 Umbro Casentinese per accessibilità al polo ospedaliero" e prevede un aumento dei costi che passano da Euro 14.817.000, previsti nel 2005, agli attuali Euro 18.164.024 che, oltretutto, non prevedono la realizzazione di opere fondamentali (sottovia all'autostrada, barriere di sicurezza, ecc.), che "dovrebbero" essere realizzate con le economie derivanti da un presunto, ma non certo, ribasso d'asta. Intanto l'unica cosa certa è che le spese di progettazione sono lievitate da Euro 329.326 a Euro 596.908!! E così che la Regione tira le orecchie al Comune chiedendo che prima di parlare del completamento della complanare, con il secondo stralcio, si definisca almeno il primo. Dice infatti ancora Mascio: “impossibile parlare del secondo stralcio quando ancora non si sa nemmeno se partirà il primo”. Come è potuto accadere? Come si è arrivati a mettere in discussione un’opera fondamentale come questa? Casello autostradale Orvieto Nord - Sicuramente superficialità ed approssimazione, ma merito anche, ad onor del vero, di tutto quel battage pubblicitario sollecitato da autorevoli politici locali sulla realizzazione del casello autostradale Orvieto Nord (a proposito qualcuno sa che fine ha fatto?), ha evidentemente depotenziato la forza e la convinzione con cui andava sostenuto il progetto della complanare. Variante di Sferracavallo - Avrebbe dovuto rappresentare la soluzione immediata per la situazione della viabilità ormai insostenibile per i cittadini di Sferracavallo. Ebbene, mentre Mascio si dichiara in attesa di notizie da parte del Comune di Orvieto circa la presentazione di un progetto preliminare, il Comune deve ancora definire il tracciato attraverso il Piano Regolatore, adeguando la proposta progettuale sia per risolvere i problemi ambientali che quelli di carattere agricolo. A proposito, visto che occorre una soluzione immediata, come mai il Comune di Orvieto toglie dal Piano degli investimenti la somma di Euro 850.000 precedentemente prevista? Adeguamento S.S. Amerina (fuori di Baschi) e Todi-Baschi - Anche qui, dopo la presentazione, in pompa magna, del progetto preliminare pagato dalla CRO e dall'Associazione Industriali, non si riesce a capire per quale motivo non si sia rapidamente proceduto alla redazione del progetto definitivo, per il quale la CRO si era dichiarata disponibile a sostenere i costi di un'opera fondamentale per il collegamento con il capoluogo dell'Umbria e con altri centri importanti. Sarebbe interessante sapere che cosa osta al completamento della fase progettuale che rappresenta l'elemento determinante per la rapida realizzazione dell'opera. “In questa situazione – si denuncia nel comunicato - l'Amministrazione Comunale non trova di meglio da fare che proporre un'arteria superveloce che colleghi Orvieto a Viterbo!! Riteniamo sia doveroso porci una domanda: ma l'Amministrazione comunale, in quest'orgia di proposte rappresentate da varianti, nuove strade, sottopassi, caselli autostradali e arterie interregionali, dove pensa di reperire le risorse necessarie alla loro realizzazione in tempi in cui non si parla certo di risorse illimitate? Non sarebbe più serio indicare delle priorità e coinvolgere, al fine di realizzare le opere fondamentali in tempi rapidi, tutti i soggetti responsabili e determinati a contribuire?” “Per noi – conclude la nota - le priorità sulle quali orientare gli sforzi e le risorse, confermando le scelte già individuate, restano la realizzazione della Complanare, della variante di Sferracavallo e dell'adeguamento della S.S. Amerina all'altezza dei fori di Baschi e della S.S. Todi/Baschi”. Condividi