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Si è svolto questo pomeriggio, ad Orvieto, con inizio alle ore 16, un incontro interistituzionale dopo la tragedia di questa mattina alla ditta di fuochi d’artificio Cignelli di Castiglione in Teverina. Vi hanno partecipato il sottosegretario alla Salute, Gianpaolo Patta, la Regione Umbria, la Provincia di Terni, il Comune di Orvieto, quello di Castiglione in Teverina, la Prefettura, la Questura, le Forze di Polizia, le organizzazioni sindacali e di categoria, l’Asl, l’Arpa e l’Inail. A seguire, con inizio alle 18 si è svolta una seduta straordinaria del Consiglio comunale di Orvieto che è ancora in corso. Intanto si moltiplicano le prese di posizione da parte delle istituzioni e delle forze politiche, tutte improntate ad una legittima indignazione e preoccupazione per questo ennesimo gravissimo episodio di sciagura sul lavoro. La presidente della Regione, Maria Rita Lorenzetti, anche se al momento assente dall’Umbria, ha inviato un telegramma di “cordoglio” ai familiari delle vittime, mentre gli assessori regionali alle politiche sociali, Damiano Stufara, ed alle sviluppo economico, Mario Giovannetti si sono recati sul luogo dell’incidente, dove sono sopraggiunti anche il Ministro della solidarietà sociale Paolo Ferrero, il Sottosegretario alla salute Gianpaolo Patta ed il capo della Segreteria del Ministro del lavoro Damiano, Pietro Gasperoni. I due membri ternani della giunta umbra hanno sottolineato “che non si può più parlare di fatalità in un Paese dove ogni sette ore un lavoratore muore sul luogo di lavoro e che si colloca al primo posto in Europa per numero di vittime. La Regione Umbria – hanno proseguito - ha svolto un lavoro significativo per arginare questa piaga, soprattutto dopo il dramma di Campello sul Clitunnio”. “Un impegno testimoniato anche recentemente dalla firma del protocollo d’intesa per la pianificazione di interventi in materia di sicurezza sul lavoro negli stabilimenti di Terni della Thyssenkrupp Acciai Speciali e delle sue controllate, sottoscritto dalla multinazionale, da governo, istituzioni, enti e forze sociali. E’ però indispensabile – per Stufara e Giovanetti - che tutti, sistema economico, politico e sociale, facciano a pieno la propria parte per prevenire questi drammatici avvenimenti. Occorre anche – hanno aggiunto - assistere le famiglie delle vittime, costrette a vivere queste tragedie”. Per questo i due assessori hanno rivolto “un appello a tutti i gruppi del consiglio regionale dell’Umbria affinché il disegno di legge istitutivo del Fondo di solidarietà per le vittime degli incidenti mortali sul lavoro, già calendarizzato come primo punto all’ordine del giorno della seduta di martedì 12 febbraio, possa essere approvato con il consenso di tutti”. Stufara e Giovanetti hanno infine manifestato il proprio apprezzamento per la volontà espressa del governo di emanare al più presto, e nonostante la particolare contingenza politica, i decreti attuativi del Testo Unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro approvato lo scorso luglio dal parlamento. Fra i politici va segnalato il forte intervento del segretario e capogruppo regionale di Rifondazione comunista, Stefano Vinti, che ha espresso l’indignazione del suo partito per la morte dei quattro lavoratori, ribadito la necessità di dare un segnale forte di cambiamento ed espresso “la volontà politica di porre fine al quotidiano stillicidio di sciagure che si abbatte sulla nostra regione, per ridare valore e dignità al lavoro, un lavoro capace di essere strumento concreto di emancipazione per donne ed uomini”. “È necessario – ha detto anche Vinti - portare fuori dalla solitudine, dall’invisibilità relegata, la condizione del lavoro, quella storica e perenne, quella operaia e precaria e ristabilire la centralità della salute, della sicurezza e della legalità nelle politiche del lavoro. Su questa prospettiva ci sentiamo impegnati. La Regione, le rappresentanze sindacali e quelle datoriali – conclude – devono intensificare subito la propria opera di attenzione e prevenzione per rideterminare le condizioni e la cultura necessarie a definire un lavoro sicuro”. Condividi