espolosione.jpg
Giandomenico Cignelli, il giovane ferito nella esplosione della fabbrica di fuochi d'artificio, è stato trasportato in ambulanza al centro grandi ustionati dell'ospedale S. Eugenio di Roma. E' l'unico testimone dell'incidente ma alla polizia - secondo quanto si è appreso - non ha potuto fornire alcuna indicazione poiché al momento dello scoppio si trovava in un'altra stanza del capannone. Circostanza questa che probabilmente gli ha salvato la vita. In serata ha detto ad una zia che è entrata nel reparto di rianimazione dove è ricoverato: "Ricordo tutto: ho sentito un forte scoppio, poi il buio, mi sono ritrovato sdraiato in terra. Intorno a me solo fiamme". Aggiungendo poi: "Il lavoro di una vita distrutto in un attimo, ho ancora quelle terribili immagini davanti agli occhi". Giandomenico Cignelli ha ustioni di terzo grado per il 27% del corpo. Nello scoppio ha riportato ustioni agli arti inferiori e sulle mani, ferite lievi sul volto. Nella fabbrica deposito di S. Egidio di Madonna delle macchie, che sorge isolata tra i vigneti al confine fra Umbria e Lazio, lavoravano anche altri operai che oggi però erano fortunatamente assenti. Condividi