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La FILT-CGIL propone alcune riflessioni come contributo alla discussione aperta in questi giorni, sulla stampa locale, circa la situazione della manutenzione delle locomotive all’interno di Trenitalia e la situazione organizzativa e produttiva dell’OMC di Foligno. “Due fatti di primaria importanza - afferma - chiudono una stagione di grossa vertenzialità che ha visto i ferrovieri scioperare ripetutamente: contro un processo di liberalizzazione senza regole riguardante il trasporto ferroviario, e per il contratto di lavoro scaduto il 31/12/2006”. I due accordi stipulati in sede ministeriale ed aziendale – nota il sindacato - hanno portato: il primo a gettare le basi per governare i processi di trasformazione nel settore dei trasporti tali da impedire fenomeni di concorrenza sleale sul costo del lavoro ( clausola sociale ); il secondo a sanare la vacanza contrattuale 2007 e creare l’allineamento temporale con il contratto del Trasporto Pubblico Locale e dare vita al “Contratto Unico di Settore”. In questo quadro si inserisce la questione dell’“O.M.C. di Foligno”. Dopo anni di “organizzazioni sperimentali “mai concluse, che hanno portato lo stabilimento ad una forte crisi, l’azienda il 31 gennaio 2008 ha presentato un piano di riorganizzazione interna definitivo, unitamente ai piani di attività 2008. Per quanto riguarda l’organizzazione interna la Filt-Cgil ritiene debba esserci una forte discontinuità con il passato. I criteri guida per l’individuazione delle posizioni apicali debbono essere quelli della meritocrazia e della professionalità unitamente ad obbiettivi e risultati. Dai dati forniti rileva però che ad oggi non ci sono le condizioni per un rilancio dell’impianto in termini numerici, anche se l’acquisizione di locomotive di nuova generazione è sicuramente un fatto positivo. Per cui ritiene che il rilancio vero dell’impianto debba passare attraverso tre fatti imprescindibili e strettamente legati tra loro: il volume di traffico sia Regionale che di Alta velocità/capacità che Trenitalia riuscirà ad intercettare; il livello di eccellenza qualitativo e produttivo dell’impianto; una rivisitazione di tutto il reticolo manutentivo. Per la Filt-Cgil è comunque un dato indiscusso che questa partita si giocherà nei prossimi due anni ed il punto di partenza è rappresentato dall’accordo firmato dalle organizzazioni sindacali ed il Ministro dei Trasporti. Condividi