Vinti per sito.jpg
Il documento unitario scaturito dalla riunione dei presidenti dei gruppi consiliari regionali dell’Unione, assieme all’assessore Bottini e alla presidente Lorenzetti, chiude una fase confusa e disordinata attorno al dibattito che si è creato per il nuovo Piano regionale di smaltimento dei rifiuti. Il documento dà uno stop al partito degli inceneritori a prescindere, che in questi giorni ha trovato diversi ed interessati sostenitori, seppur proponenti soluzioni arretrate ed inadeguate ad una vera politica innovativa. Infatti, il documento individua una politica dei rifiuti che pone con chiarezza le priorità imprescindibili: a) riduzione della produzione dei rifiuti in Umbria; b) una raccolta differenziata che deve raggiungere almeno il 60% con metodologie nuove e molto più efficaci; c) costruzione delle filiere del riuso e del riciclo; d) equiparazione tariffaria con sistemi premianti per i cittadini virtuosi; e) superamento del sistema delle discariche; f) smaltimento con le ultime tecologie, una volta stimato il quantitativo rimanente dei rifiuti. Una seria politica dei rifiuti produce una drastica riduzione della quota rimanente, tale da rendere la costruzione di un nuovo inceneritore una scelta semplicemente folle, perché a fronte dell’investimento iniziale diviene diseconomica la sua gestione. Aver chiarito che l’Umbria non vive nessuna fase emergenziale sul tema dei rifiuti apre un percorso serio e credibile, che con la partecipazione attiva dei cittadini può portare ad un nuovo Piano dei Rifiuti adeguato ambientalmente e sostenibile economicamente. Condividi