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PERUGIA - Non si ferma la protesta nel comparto sanità per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto ormai da 25 mesi. Oggi i lavoratori umbri hanno dato vita ad una nuova giornata di mobilitazione con volantinaggi, presidi e sit-in in tutti i principali centri della Sanità umbra, in contemporanea con il resto d’Italia dove la mobilitazione ha interessato complessivamente oltre 500mila lavoratori. I sindacati, Fp-Cgil, Fps-Cisl e Fpl-Uil, hanno poi incontrato prima l’assessore regionale alla Sanità, Maurizio Rosi, e poi i dirigenti dell’Azienda ospedaliera di Perugia, della Asl3 e dell’Arpa. Tutti i soggetti istituzionali hanno espresso la propria solidarietà ai lavoratori e si sono impegnati, l’assessore Rosi in primis, ad intervenire presso il Governo e il Comitato di settore per dare seguito agli accordi già sottoscritti ma rimasti ancora non applicati. Gli incontri proseguiranno poi nel pomeriggio quando i sindacati incontreranno i direttori delle Asl 1 e 4 e quello dell’Azienda ospedaliera di Terni. Soddisfatto dalla riuscita della giornata di mobilitazione Fabrizio Fratini, segretario generale della Fp-Cgil dell’Umbria: “Speriamo che lo sforzo che lavoratrici e lavoratori stanno mettendo in atto serva a chiudere in fretta il rinnovo dei contratti scaduti. Questo anche perché c’è un gran bisogno in questo Paese di dare un segnale forte al pubblico impiego, che negli ultimi anni, nonostante gli attacchi e la continua riduzione del personale, ha sempre garantito servizi di qualità e accessibili a tutti”. Condividi