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“Un tracciato ciclabile ad anello che con apposita segnaletica orizzontale e verticale colleghi i comuni del comprensorio altotiberino, da San Giustino ad Umbertide, passando per Città di Castello e toccando i comuni di Monte Santa Maria Tiberina, Citerna, Montone , Pietralunga e Lisciano Niccone”. La proposta avanzata a nome dei Verdi e civici dell’Altotevere dal consigliere regionale Oliviero Dottorini, ha l’obiettivo di colmare l’enorme ritardo accumulato dalle amministrazioni locali in tema di viabilità alternativa e sostenibile attraverso un progetto comprensoriale “che consenta ai cittadini e alle tante associazioni cicloturistiche e amatoriali della vallata di poter godere del proprio territorio in sicurezza e nel rispetto dell’ambiente”. “Con un investimento di poche decine di migliaia di euro e sfruttando le opportunità e i fondi della legge regionale – spiega il presidente della Prima commissione del Consiglio regionale - l'Altotevere potrebbe dotarsi di una infrastruttura leggera in grado di unire i nostri territori, valorizzando la viabilità secondaria già esistente e consentendo ai numerosi cicloamatori altotiberini di svolgere uno sport all'aria aperta e in piena sicurezza. I nostri borghi, con le loro peculiarità possono rappresentare un’autentica risorsa da valorizzare non solo sotto l'aspetto sportivo, ma anche come proposta innovativa di turismo dolce e sostenibile che sappia valorizzare la storia e la bellezza delle nostre campagne e dei nostri borghi”. “Ogni singolo comune – spiega Dottorini - dovrebbe garantire l'effettiva realizzazione del proprio tratto di pertinenza, e la Comunità montana, che già ha dimostrato competenza per quanto riguarda la carta dei sentieri, potrebbe coordinare gli interventi. Verrebbe così valorizzata una viabilità minore e periferica che ancora esiste e che consente uno sguardo diverso su uno dei territori più belli dell'Umbria. E’ ovvio che è necessario coinvolgere in questo progetto la rete associativa che anima le attività sportive e amatoriali dell’Altotevere e tutto quel tessuto imprenditoriale legato all’ospitalità, ai prodotti tipici e alla ristorazione che vive direttamente o indirettamente di turismo, dal mondo dell'artigianato a quello del commercio”. Secondo Dottorini, per la realizzazione di questo progetto, la regione Umbria sarebbe chiamata a fare la propria parte sulla base della legge numero “46/’97” per la riqualificazione della rete di trasporto e viaria nel territorio regionale che prevede specifici interventi sia per la promozione dell' uso della bicicletta come modo di trasporto alternativo all'uso dei veicoli a motore, “per incentivare la fruizione turistica e culturale del territorio regionale attraverso la riqualificazione e valorizzazione della viabilità storica e della viabilità minore. E’ evidente – conclude - che un impegno concreto in questa direzione potrebbe trovare la collaborazione anche dei comuni della Valtiberina toscana”. Condividi