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Fare finta di niente per il bene del movimento de La Sinistra-L'Arcobaleno sarebbe un dovere. Ma è difficile davanti alle provocazioni continue e alle bugie che tagliano le gambe alla base che quell'unità la vuole e la costrita. Umbrialeft ieri ha seguito con due lanci la conferenza stampa di Carpinelli sulle strategie future e sui rifiuti. Ha riportato fedelmente le dichiarazioni e le teorie. Ma sinceramente ci aspettavamo anche qualche passaggio su quei tanti compagni di Gualdo, di Narni, di Spoleto, di Terni e di Perugia che hanno già fatto l'alleanza con Sd, Verdi e Prc. Carpinelli ha parlato di fughe in avanti del Prc, ma evidentemente non ha capito bene che molti tesserati della sinistra sono andati avanti, come previsto dagli organi nazionali. Sono i vertici che restano indietro, attardati nella ricerca di qualche alleato vincente che possa dare le briciole. Carpinelli ha parlato di fare l'unità. E' il suo obiettivo. Nessuno gli dice niente se a livello regionale vuol far pesare tutto il suo ruolo. E' giusto, ma non so quanto utile. Comunque ci sta. Ma quello che fa più indignare è perchè ha mandato a Gualdo, a Perugia e a Narni esponenti della segreteria provinciale a stoppare i processi unitari. Lasci libera la base per le amministrative. Poi per i giochi da grandi è un'altra cosa. Anche perchè quel dirigente che vaga per la provincia - che abbiamo ospitato in un suo lungo scritto, messo da noi come editoriale, mentre voi del Pdci non volete mettere Umbrialeft.it nemmeno sui link preferiti del vostro sito - ha ricevuto diverse porte in faccia. Umbrialeft vuole l'unita. Perchè la base vuole l'unità se no in caso contrario questo giornale on-line politico - unico del suo genere in tutto il paese- non sarebbe mai nato. Che tristezza infine il Pdci di Carpinelli: ha polemizzato con il Prc persino sul minimetrò. Senza sapere che Rifondazione per cinque anni ha subito attacchi da tutte le parti per via delle politiche filo-minimetrò portate avanti in sedere regionale, nazionale e in particolare quella comunale al Comune di Perugia, con l'allora assessore Marcello Catanelli, sostenitore dlela mobilità alternativa. Carpinelli all'inaugurazione era sul palco. altri padri nobili del progetto stavano lavorando o si sono messi in mezzo alla folla. Ma la domanda é: a chi giova tutto questo odio? Condividi