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Conta di riaprire il suo pub, 'Le Chic', venerdi' o sabato della prossima settimana Patrick Lumumba Diya, uno dei quattro indagati a Perugia per l'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, per il quale si e' comunque proclamato sempre estraneo. Dopo il provvedimento di dissequestro, disposto il 23 gennaio scorso dalla procura della Repubblica del capoluogo umbro, il musicista congolese si e' attivato per poter riaprire il suo locale, situato nel centro storico perugino e all'interno del quale lavorava anche l'americana Amanda Knox, attualmente in carcere con Raffaele Sollecito e Rudy Hermann Guede per l'omicidio di Mez. Il pub e' ancora interessato da alcuni lavori, resisi necessari dopo una chiusura di quasi tre mesi. Gli operai stanno lavorando, tra le altre cose, per riattivare l'impianto delle bibite che si e' ossidato. Molti degli alimenti, inoltre, sono ormai avariati. Lavori che comunque il musicista congolese conta di portare a termine nei prossimi giorni per poi riaprire 'Le Chic' - come detto - nel prossimo fine settimana. Lumumba Diya venne arrestato per l'omicidio Kercher ma poi rimesso in liberta' dal gip, su richiesta del pm, per il venire meno dei gravi indizi di colpevolezza. Restano i sigilli, invece, nel casolare di Via della Pergola dove, il due novembre scorso, venne scoperto il cadavere di Meredith. Intanto si allungano i tempi processuali dopo che il gip di Perugia, Claudia Matteini, ha prorogato di sessanta giorni il deposito della perizia medico legale sulla morte della studentessa inglese, previsto inizialmente per domani e spostato al 19 aprile prossimo. Nell'ambito dell'incidente probatorio disposto dal giudice i consulenti dovranno esprimersi sull'epoca e sulla causa della morte della giovane, sull'avvenuta o meno violenza sessuale e sull'eventuale compatibilita' tra il coltello sequestrato a casa di Sollecito e la ferita al collo riportata dalla vittima. Su quello stesso coltello, nei laboratori romani della scientifica e' stato isolato il dna di Mez, ma anche quello della coinquilina Amanda. Il dna su una macchia di sangue sulla borsa di Meredith e il cromosoma Ysu un'altra traccia ematica sul polsino di una giacca della tuta della studentessa sono invece tra gli elementi che collocano Rudy Hermann Guede sulla scena del delitto. Elementi che sono emersi - assieme alla traccia di dna di Meredith nella stessa borsetta - nel corso degli esami che portarono ad isolare la traccia del Dna di Raffaele Sollecito su un pezzo del reggiseno di Mez lo scorso 10 gennaio. Condividi