torgiovannetto.jpg
La lunga vicenda della Frana di Torgiovannetto potrebbe presto concludersi: è stata infatti aggiudicata la gara ed individuata la ditta appaltatrice che dovrà eseguire i lavori – il cui inizio avverrà non appena espletati tutti i provvedimenti amministrativi - per riaprire la SP 249. Lo hanno reso noto Riccardo Fioriti, assessore alle infrastrutture della Provincia di Perugia e Lamberto Bottini, assessore all’ambiente della Regione Umbria. “Come da cronoprogramma sono stati rispettati tutti i tempi – hanno sottolineato Fioriti e Bottini – e quindi si procede con speditezza per riaprire la via di comunicazione entro il 2008”. Intanto, il proprietario dell’area della cava ha provveduto a demolire il cementificio che si trovava nella zona teatro dell’intervento e sono stati smaltiti tutti i rifiuti industriali cumulati nel corso del tempo. “Il progetto in oggetto – per una spesa di due milioni e 500 mila euro – nella sua completezza, può essere suddiviso in tre parti: demolizione e smaltimento di sostanze pericolose, la realizzazione del rilevato paramassi, opere complementari e di sistemazione della viabilità provinciale. Per quanto attiene alla realizzazione del rilevato paramassi, questo si rende necessario per consentire il transito in sicurezza lungo la SP 249. Gli interventi relativi alle opere complementari comprendono la sistemazione della scarpata che costeggia la via di comunicazione. Mentre per quanto riguarda le zone interessate da roccia affiorante, nel caso in cui si reputi necessario, verranno regolarizzate mediante opere di disgaggio (ovvero di microesplosioni) che provocano il distaccamento di materiale in eccesso. In questo modo le pareti di roccia affiorante, che sono presenti a tratti lungo la strada provinciale, saranno protette da eventuali cadute accidentali con reti a maglia a forma di rombo. Inoltre, sono state individuate due zone dove è possibile la caduta massi dall’alto a causa del rotolamento. Ed è per questo che verrà posta in opera sopra il ciglio della scarpata un rete paramassi di modeste dimensioni e a basso impatto visivo con il solo fine di limitare la caduta accidentale di pietre. Ancora, verrà effettuata una sistemazione idraulica e rifatto il manto stradale. Condividi