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Il Sert, Servizio di emergenza per i tossicodipendenti ancora attivo, a Perugia, nei locali del vecchio ospedale di Monteluce, verra' interamente trasferito entro 90 giorni all'interno del nuovo ospedale Santa Maria delle Misericordia, piu' precisamente nei locali sovrastanti l'obitorio e potra' disporre di spazi molto ampi, cinque volte superiori a quelli del sevizio attuale, tali da consentire anche agli operatori di lavorare in condizioni migliori. Lo ha detto, a Palazzo Cesaroni, in Commissione affari sociali, l'assessore regionale alla sanita' Maurizio Rosi, rispondendo ad una interrogazione presentata sugli attuali problemi del Sert di Monteluce dal capogruppo di An Franco Zaffini. Si tratta di ''una situazione al limite'', ha spiegato lo stesso Zaffini illustrando la sua interrogazione. ''Si e' creata li' da tempo una emergenza vera - ha detto il consigliere - dovuta al congestionamento del servizio, ma anche ai problemi di ordine pubblico che si sono aggravati da quando non c'e' piu' il presidio di polizia che vigilava sul Policlinico e che oggi si caratterizza per la presenza continua di tossicodipendenti e spacciatori, in una situazione igienica inaccettabile che richiede l'immediato intervento delle autorita' e il rapido spostamento del servizio in altra sede, anche per consentire condizioni di lavoro decenti agli operatori sanitari''. Per l'assessore Rosi - e' detto ancora nella nota - ''i Sert svolgono un'azione importante perche' sono in grado di dare risposte differenziate, ma i problemi non sono piu' di natura sanitaria se non si interviene in modo drastico sullo spaccio di droghe''. Diverso il giudizio di Zaffini sulla utilita' dei Sert: ''Non si capisce quali strategie abbiano - ha osservato - quali risultati producano in termini di contenimento del fenomeno tossicodipendenze, e qual e' oggi il rapporto esistente fra costi e benefici del servizio''. Condividi