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Anche senza Fi?Per fortuna non sono incaricato, non rispondo Su legge elettorale, riforme istituzionali e regolamenti parlamentari serve "un ampio consenso": il presidente della Camera Fausto Bertinotti lo ribadisce in una intervista su Radiodue. "Io sono contrario alle grandi coalizioni, sono per scelte politiche fatte con grande nettezza, ma il campo delle regole - spiega - è completamente diverso". Bertinotti non risponde alla domanda se il consenso ampio al quale si riferisce significa che non si possa fare una riforma elettorale senza il sì di Forza Italia: "Per fortuna non ho questo incarico e posso essere esentato da questa risposta", ma ribadisce che su questo tema "non si chiede 'che maggioranza c'è' ma 'quanto è ampio il consenso'" su questa che per Bertionotti resta "una priorità". Per questo, "vorrei rassicurare l'opinione pubblica - aggiunge Bertinotti - sul fatto che non ci sarà alcuna furbizia". La terza carica dello Stato conferma la sua preferenza per il modello tedesco, poi fa un cenno alla bozza Bianco, spiegando che le due "malattie italiane", cioè la frammentazione e le alleanze coatte, possono essere battute anche grazie al "lavoro fatto al Senato con la cosiddetta bozza Bianco". Io leader? Non so... Roma, 31 gen. (Apcom) - La candidatura a premier della sinistra unita, se ci sarà, dovrà essere di un uomo e di una donna insieme: lo dice il presidente della Camera Fausto Bertinotti, intervistato su Radiodue. A una domanda su una sua possibile candidatura personale a guidare la sinistra se il Pd decidesse di andare da solo, Bertinotti replica sbrigativo: "Non so". Ma poi aggiunge: "Io penso che candidare insieme un uomo e una donna sia necessario ovunque, come è necessario che metà dei ministri siano donne. Va raffigurato il fatto che il mondo è fatto di due sessi". Legislatura politicamente è finita, si vota ad aprile o giugno La legislatura è finita con la sfiducia al Senato, e anche se dovesse riuscire il tentativo di Franco Marini si dovrebbe andare a votare comunque entro giugno. Ma per Fausto Bertinotti gli spazi per una intesa sono "ristretti". Ospite di Barbara Palombelli su Radiodue, il presidente della Camera osserva che "purtroppo gli spazi che vedo per una intesa sono assai ristretti, è evidente, leggendo la disposizione delle forze politiche". Quello di Marini è un tentativo "meritorio", verso il quale Bertinotti esprime "piena solidarietà". In ogni caso, non si tratta di un tentativo di prolungare la legislatura. "Politicamente - spiega Bertinotti - è finita con il voto al Senato che ha messo una pietra tombale" sul governo Prodi e sulla maggioranza che avuto "il mandato degli elettori". Per Bertinotti "non esiste un conflitto fra le forze politiche sull'andare a votare subito: subito è aprile, subito è anche giugno: il conflitto ci sarebbe se ci fosse qualcuno che dicesse che si deve andare al 2009 o a fine legislatura". Il problema quindi è solo "se si va a votare con una nuova legge, spero buona, o con questa legge elettorale che tutti hanno giudicato cattiva". Condividi