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Monta la rabbia nella azienda tabacchicola Tat di Trestina. Gli oltre 100 lavoratori (la maggioranza donne) presenti all’assemblea con i rappresentanti di Flai-Cgil e Uila-Uil, hanno espresso la loro indignazione per i programmi di lavoro che l’Azienda ha presentato alle organizzazioni sindacali per la campagna tabacco 2008. La riduzione drastica delle giornate di lavoro, dovuta ad una pessima gestione degli ultimi anni dell’Azienda, ha causato la chiusura dello stabilimento di Ambra (Ar) ed il relativo spostamento della manodopera toscana presso Trestina, insieme allo spostamento del personale di San Giustino. Per i sindacati non è ammissibile che, dopo vari incontri che si sono tenuti con la proprietà, non si abbia ancora nessuna certezza per i dipendenti della Tat, che ad oggi si trovano senza lavoro e quindi senza reddito. Flai-Cgil e Uila-Uil non intendono subire passivamente questo stato di cose e, se entro la prossima settimana non ci sarà un incontro serio con l’Azienda sarà organizzata una manifestazione con presidio davanti ai cancelli della Tat con tutti i lavoratori. Condividi