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E’ la resa dei conti ed Emilio Fede rischia seriamente di emigrare sul satellite, dopo che anche la Corte Ue ha dato ragione a Europa7 che rivendica per sè le frequenze di Retequattro. "Il regime italiano è contrario al diritto comunitario", hanno sentenziato i giudici di Lussemburgo, dando il via a una rivoluzione della nostra televisione. Immediata la reazione a Piazza Affari dove il titolo Mediaset, subito dopo la decisione Ue, ha lasciato sul terreno oltre due punti e mezzo percentuali. I giudici di Lussemburgo hanno dato quindi ragione alla Centro Europa 7 srl che nel 1999 aveva ottenuto dalle autorità italiane l'autorizzazione a trasmettere a livello nazionale, ma non ha mai potuto farlo a causa della mancata assegnazione delle frequenze. Dopo che la richiesta di risarcimento per il danno subito era stata respinta dal giudice amministrativo, il caso era finito sul tavolo del Consiglio di Stato che ha interpellato la Corte Ue, spiegando che il piano di assegnazione delle frequenze previsto dalla legge italiana non è mai stato applicato, mentre diverse leggi (indovinate varate da chi?) hanno continuato a prorogare il regime transitorio. La Corte Ue ha detto che questa pratica è illegale. Condividi