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Berlusconi: "il Governo Prodi traghetti le elezioni" "Riteniamo che al governo Prodi non possa succedere un altro esecutivo. L'attuale legge elettorale, infatti, stabilizza il bipolarismo attraverso l'assegnazione di un premio di maggioranza e prescrive l'indicazione esplicita del Capo della coalizione e quindi, ferme restando le prerogative del Presidente della Repubblica, del futuro Presidente del Consiglio". Lo dice il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi. "Se dunque la maggioranza che ha ricevuto il premio viene meno e il premier votato dagli elettori come leader della coalizione viene sfiduciato, non può esserci alternativa al ricorso alle urne - spiega Berlusconi - e meno che mai la costituzione di una maggioranza priva di legittimazione elettorale". "Nel nostro ordinamento - osserva il presidente di Fi - non esiste la figura del governo che nasce esclusivamente per gestire le elezioni. Il periodo di campagna elettorale, per questo, non può che essere gestito dal governo Prodi che, sebbene sfiduciato, aveva ricevuto la legittimità della sovranità popolare". La parlamentare umbra Sereni: non pensiamo ad un Pd autosufficiente "Non crediamo di avere il 51% da soli, né pensiamo al Pd come autosufficiente, ma come una forza che indichi chiaramente le sue priorità e su quella base costruisca alleanze". Lo ha detto Marina Sereni, vicepresidente dei deputati del Pd, ospite questa mattina di 'Omnibus' su La7. "Nel centrodestra - ha aggiunto l'esponente del Pd - sta nascendo l'illusione che la frammentazione sia un problema della sinistra, mentre è proprio il centrodestra che sta ricostituendo una Casa della Libertà con tanti partiti dalle anime diverse". MINORANZA PRC 'ERNESTO': NO A GOVERNO ISTITUZIONALE In queste ore sembra una prospettiva remota, tuttavia il governo istituzionale fa discutere e in particolare a sinistra suscita ancora perplessità e riserve: ultimi in ordine di tempo a dirsi contrari all'ipotesi sono Gianluigi Pegolo e Fosco Giannini, rispettivamente deputato e senatore della minoranza Prc. "Siamo liberi da qualsiasi condizionamento", spiega Pegolo nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio a chi gli chiede se voterebbero il governo a termine indicato dal gruppo dirigente di Rifondazione. "L'unico vincolo di lealtà - aggiunge l'esponente del Prc - è nei confronti degli elettori, ma loro non ci hanno mai chiesto di sostenere un governo con il centrodestra, semmai un governo di centrosinistra". Per Pegolo, anche se "tutti gli scenari sono aperti", la prospettiva di un governo istituzionale "appare superata, qui probabilmente si va rapidamente ad elezioni". Condividi