Trasmissione la filofia dell'emittente Rte 24 RTE 24H, tornata ad a tratta la questione rifiuti. In studio l'assessore Lsberto Bottini, Stefano Vinti ed alcuni associazioni come gli amici di Beppo Grillo. Ecco il racconto della trasmissione inviato da un esponente dei meetup riporta i contenuti in quanto è già andata in onda la prima replica.
(la lettera)La trasmissione ha ospitato, oltre me Michele Pietrelli referente per la Provincia di Perugia del
Comitato di Cittadinanza Attiva Ambiente e Legalità, l'Assessore all'Ambiente della Regione
Umbria Lamberto Bottini, il Presidente Gruppo Consiliare di RC Stefano Vinti e Pietro L'affranco
Consigliere Regionale e Presidente del Gruppo Consiliare.
L'argomento della trasmissione è stato il nuovo piano regionale rifiuti, argomento quanto mai
"caldo" di questi tempi. Le dichiarazioni di Bottini, primo a essere chiamato in causa, illustrano le
intenzioni di creare un percorso virtuoso, parla di riduzione, raccolta differenziata porta a porta,
riciclaggio e riuso, non dà per scontata la realizzazione di un inceneritore e non esclude altri tipi di
impianti per lo smaltimento, puntualizzando che la Comunità Europea ha emanato direttive che
vanno in questo senso e che impongono l'abbandono delle discariche come metodo di smaltimento.
Le opinioni di Laffranco e Vinti sono contrapposte, il primo ritiene indispensabile l'utilizzo di un
impianto di incenerimento, il secondo, invece, lo esclude categoricamente.
La nostra soluzione per un nuovo e realistico piano rifiuti in Umbria non prevede l'incenerimento,
per vari motivi, il primo e principale è la natura stessa di questi impianti, definiti per legge impianti
insalubri di 1a classe , producono rifiuti in uscita, ne aumentano le quantità e li rendono tossici e
nocivi. Le Direttive Europee a cui faceva riferimento Bottini parlano si di riduzione e
disincentivazione del conferimento in discarica delle frazioni residue, ma di fatto un impianto di
incenerimento non elimina l'utilizzo delle discariche, anzi ne aumenta enormemente la pericolosità,
le enormi quantità di ceneri tossiche dovranno essere stoccate in siti appositi, con quantità sempre
maggiori. Concludo commento una affermazione di Pietro L'affranco, il quale nel dibattito ha
affermato che dai processi di termovalorizzazione non rimane nulla, come se il termovalorizzatore a
differenza di un inceneritore fosse una sorta di scatola magica dove tutto svanisce, adesso non vi
citerò leggi chimiche e fisiche, voglio solo farvi una richiesta, chiunque di voi possiede un
caminetto che vi riscalda e non produce cenere ci contatti, è come avere un unicorno in casa,
verremo lì a filmare il miracolo e la definitiva sconfessione di Antoine Lavoisier e della sua legge.
L'inceneritore è inutile e dannoso, il temovalorizzatore non esiste, ovunque la si guardi una
soluzione che intende distruggere non sta in piedi, i rifiuti sono un bene comune, una risorsa per
tutta la comunità, per questo la loro gestione e recupero devono essere patrimonio di tutti.
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