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Non c'e' limite alla fantasia di chi punta sui bancomat per raggirare gli utenti dello sportello bancario automatico: adesso entra in scena anche il falso call-center della banca che chiede il codice Pin al malcapitato di turno, del quale, non si sa con quale meccanismo, è rimasta incastrata la tessera all'interno del macchinario. A riferire del nuovo tipo di raggiro sono i carabinieri di Assisi, dopo che a Valfabbrica, sabato scorso, una persona ha inserito la propria tessera magnetica nel bancomat della filiale di una banca del Centro Italia, ma le operazioni si sono bloccate e la tessera non è stata restituita. “E' successa la stessa cosa anche a me”, gli ha detto un uomo con accento laziale che, con il telefono cellulare all'orecchio, ha spiegato di essere in linea con il centro servizi della banca. “Ci parli anche lei”, ha detto alla persona che non aveva avuto indietro la tessera, e questi ha spiegato il problema ad un uomo che, qualificandosi come call-center dell'istituto di credito, ha chiesto ed ottenuto il codice Pin del cliente, dicendo che in questo modo avrebbe bloccato la tessera. Tessera che, però, una volta allontanatosi il suo possessore, è stata sfilata dal complice del raggiro: diversi prelievi di danaro sono stati compiuti nelle ore successive sia a Valfabbrica che a Roma. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri, i quali ricordano che in nessuna circostanza il call-center di una banca o la banca stessa può richiedere il codice pin di una carta di credito o bancomat, in quanto si tratta di un numero generato automaticamente con profili di sicurezza che non ne consentono la conoscenza neanche alla banca emittente. Condividi