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di Fabrizio Cerella PERUGIA – I consiglieri regionali di Rifondazione comunista, Stefano Vinti e Pavilio Lupini, hanno presentato questa mattina una serie di modifiche e integrazioni che puntano a rafforzare e aggiornare la legge regionale "Politiche per garantire il diritto alla sicurezza dei cittadini". Quello della sicurezza “è un tema centrale – sottolinea Vinti – che in questi giorni attraversa la città di Perugia, e il Paese intero, soprattutto per quanto riguarda la percezione della sicurezza da parte dei cittadini”. È aumentata fortemente la percezione di insicurezza e le istituzioni devono dare una risposta ad un diritto che è leso, rafforzando le politiche sociali nella direzione dell’inclusione – garantendo diritto al lavoro e alla casa – ma anche assicurando la legalità. Perugia è investita da un grosso cambiamento da quando la grande criminalità organizzata ha deciso di farne la più grande piazza dello spaccio di droga del Centro Italia. In più – sempre secondo Vinti – si è rotto un rapporto tra comunità cittadina e popolazione studentesca. Il centro storico si è svuotato di abitanti e molti quartieri della città sono attraversati da conflitti interetnici e intergenerazionali, che devono essere affrontati con interventi di mediazione sociale e di rianimazione degli spazi, ripristinando “un’idea di convivenza – continua Vinti – che a Perugia è stata sempre forte e con un respiro internazionale”. “La tradizione razzista e xenofoba non appartiene alla città” (non ci sarà pericolo di provvedimenti modello Cittadella, dunque). La proposta di “sicurezza democratica si articola con una serie di interventi che mirano alla riqualificazione urbana, all’animazione del territorio con il contributo delle associazioni e la partecipazione dei cittadini per sottrarre soprattutto le aree verdi al degrado e allo spaccio, l’aumento dei punti di illuminazione (visto che le zone buie favoriscono la delinquenza), il potenziamento del trasporto urbano notturno e l’introduzione dei taxi “rosa” e “senior”. Inoltre, occorre contrastare l’illegalità diffusa del mercato nero degli affitti: “Bisogna sapere - dice Vinti - chi affitta gli appartamenti a chi, per far cadere anche tante ipocrisie”. E poi sistemi di allarme, colonnine SOS, numeri verdi collegati direttamente coi vigili, sostegno concreto alle vittime della microcriminalità. Il contrasto del crimine deve essere quotidiano, e Vinti non nasconde una critica alla questura di Perugia: ci vogliono sì più unità a disposizione delle forze dell’ordine, ma per contrastare i delinquenti e i centri della grande criminalità del narcotraffico, non certo per fare i blitz sotto i riflettori delle telecamere. Lupini conclude evidenziando la necessità che il recupero e il controllo degli spazi pubblici – soprattutto del verde pubblico – non avvenga riduttivamente solo con l’utilizzo di telecamere, ma che i comuni spingano sulla polifunzionalità delle aree pubbliche, che diventano sicure quando sono vissute dai cittadini. Condividi