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di G. F. Perugini a piedi, nonno, nonna e nipote. Perugini in marcia, mamme e pensionati. Perugini di nascita e di adozione. Sono in tanti - grazie anche ad un cielo pulito e ad un’aria primaverile - a dirigersi questa mattina verso Pian di Massiano. Perché, per chi non lo sapesse, oggi torcolo gratis e da bere per tutti, musica e divertimento assicurati. Intanto, trombe e fanfare aspettano in un angolo, mentre la banda in alta uniforme guarda la folla che gremisce la piazza. Sono sempre di più. Anche la Crocerossa ha parcheggiato a Porta Nuova in questo San Costanzo del 2008, proprio quando le autorità cittadine, in pompa magna, inaugurano il Minimetrò. E finalmente ci siamo. Una voce di cronista sportivo presenta i giocatori che entrano in campo per la finale di Coppa. Ecco arrivare il Sindaco, insieme alla Presidente della Regione. Di contro la folla non ha ancora capito come interagire. Suvvia, qualche grido di incitamento. O almeno una bella ola. Ma niente, si guardano intorno storditi e schivi, come sono di solito i perugini. Certo è che la grande opera colpisce. E’grande, rossa, mai vista una cosa così a Perugia. E poi, aspettate a salire. Un viaggio che si preannuncia davvero suggestivo. Un po’come la giostra, ma molto più lungo e poi, soprattutto, oggi si viaggia gratis. Sul palco allestito davanti alla stazione “Porta Nuova” intanto si muovono i cronisti dell’Umbria, quelli che riempiono le pagine locali. Uno ad esempio ha la telecamera in mano e la punta, balzando da un angolo all’altro, verso la gente pressata tutta intorno al palco, come un branco spinto dai cowboy intorno al recinto. Quelle facce, rosse, curiose, giovani e vecchie il giornalista tutte le riprende, un po’ come se la gabbia non fosse il palco, dove si muovono eccitati i cronisti dell’Umbria, ma tutta intorno la prateria. Ora, il cronista di coppa ha appena annunciato l’ingresso in arena di un perugino doc, uno per tutti, uno conosciuto e stimato. Un perugino autorevole che tutta l’Italia ci invidia. Un uomo che ha dato prova di ragionamento lucido e pacato nelle tante trasmissioni scritte o condotte da lui. Per i perugini costretti a vivere fuori, chiarisce il nostro concittadino con il microfono in mano, è una grande gioia sapere che la città di Perugia è unica in Italia grazie al Minimetrò. “E quale rumore ci dovrebbe essere?” Si chiede Enrico Vaime, lucido pensatore, autore televisivo e scrittore. “Io da qui non sento niente.” Non che le trombe e le fanfare abbiano già iniziato a suonare. No, è che proprio il rispetto, sembra sia una merce rara in questa Italia in crisi di valori, dove anche le persone sensibili e di cultura non mancano di dare il buon esempio alla folla accalcata intorno al palco dell’inaugurazione del Minimetrò, proprio ai confini della prateria. Condividi