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PERUGIA – Sono ben ventisette le banche di credito cooperativo, tra Umbria, Lazio e Sardegna, che si avvalgono dei servizi di Cesecoop, consorzio a cui vengono esternalizzate varie pratiche di back office. Molti dei presidenti e dei direttori delle bcc consorziate si sono incontrati con i dirigenti di Cesecoop, ieri venerdì 27 marzo, al Castello dell’Oscano a Perugia, nell’ambito della seconda convention del consorzio dal tema “Focus & tempo: un valore concreto”. “Il convegno – ha spiegato il direttore di Cesecoop, Alessandro Coloricchio – ha trattato l’importanza di una corretta focalizzazione strategica e della razionalizzazione ottimale del tempo nei periodi di crisi, analizzando il ruolo concreto del consorzio nel supporto alle Bcc”. Cesecoop, infatti, è stato costituito proprio per “mettere a disposizione delle banche - ha proseguito Coloricchio - una serie di servizi per la lavorazione massiva del desk office”. In altre parole, è stato voluto per far compiere una serie di operazioni a un gruppo di risorse esterno al personale della banca, che così può focalizzare e convogliare la propria attività sui rapporti con la clientela, organizzando meglio sia i servizi che le risorse stesse. “Consorziare i servizi - ha commentato il presidente della Banca di credito cooperativo di Mantignana, Antonio Marinelli, durante i saluti di benvenuto – significa poter essere competitivi col sistema. Per questo motivo è nostro obiettivo far sì che le strutture siano autosufficienti per poter offrire migliori servizi. Lavorando in modo professionale, insieme ma in autonomia. Puntando ancora ad essere vicini al territorio e alla clientela, che è il segreto del nostro successo e del percorso virtuoso che sempre più viene riconosciuto al credito cooperativo”. A seguire, e prima degli interventi di Paola Musile Tanzi, ordinario di Economia degli intermediari finanziari della facoltà di Economia dell’Università degli studi di Perugia e professore Sda Bocconi, Area intermediazione finanziaria e assicurazioni, su “Esternalizzazione e focalizzazione: una scelta strategica” e del direttore Coloricchio su “La razionalizzazione del fattore tempo: un valore concreto, una scelta organizzativa”, il presidente del consorzio Francesco Liberati ha spiegato nel particolare di quali servizi si occupa Cesecoop. “Sono servizi di back office, quelli di retro sportello – ha detto Liberati -, tutto ciò insomma che non è in relazione con la clientela, che vengono quindi scorporati ed esternalizzati. I nostri servizi riguardano, per esempio, lo schema dei pagamenti e l’organizzazione: il nostro obiettivo è quello di dare alle banche la possibilità di stare più vicine al territorio e alla clientela, di controllare ancora più l’operatività delle bcc, limitandone anche i rischi. Una piccola banca di credito cooperativo che, per dire, non ha la capacità, il tempo e le risorse di svolgere l’attività di revisione o di bilancio, si rivolge al proprio consorzio, che serve per fornire tutti questi servizi, che mai una banca di piccole dimensioni potrebbe autonomamente svolgere, se non a costi molto elevati”. Il consorzio Cesecoop, che ha la particolarità di essere partecipato dai suoi stessi consorziati, impiega 35 dipendenti e lo scorso anno ha fatturato circa 11 milioni di euro. Condividi