paolo pacifici.jpg
Paolo Pacifici non è semplicemente un sindaco giovane, da sempre iscritto al Partito della Rifondazione comunista, che amministra un piccolo comune umbro. No. Paolo Pacifici è un sindaco con tutti gli attributi che è disposto a perdere un'azienda che produce morte, piuttosto che effetturare altre commemorazione come quella di ieri. Non ha organizzato una commemorazione per fare una passarella politica. Lo ha fatto perchè quelle vittime le sente sue. Ed è per questo che ha fatto un attacco forte, ieri, contro chi pensa solo al profitto piuttosto che alle vite umane. "I responsabili di questa violenza contro il genere umano - ha detto Pacifici - sono già individuabili, anche se molti di noi non vogliono vederli. Sono le regole insufficienti e inadeguate, che si basano sul principio del profitto, del modello economico che viene prima di tutto, le differenze sociali. Dopo il 25 novembre del 2006 la politica e le istituzioni, anche se a qualcuno non piace e preferirebbe che si tacesse, hanno iniziato a dare delle risposte concrete. Chi non rispetta le regole, chi decide di mettere il profitto al primo posto, chi in nome di dell'utile rende precario anche lo stesso diritto alla vita e alla salute deve pagare" Condividi