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“Godiamoci oggi il minimetrò, ma la mobilità alternativa che stiamo portando avanti è un piano complesso che guarda al futuro e non solo all'immediato”. Antonello Chianella, assessore alla mobilità di Perugia, sa benissimo che questo giorno di festa è soltanto una breve pausa sulla strada che porta al definitivo varo del Piano della Mobilità cittadina. C'è da consolidare la rete del biglietto unico che consente di prendere qualsiasi mezzo pubblico (Fcu, Fs, Apm, Acap e Minimetrò) al prezzo di un euro. C'è da mettere in piedi il principio virtuoso dei parcheggi di interscambio tra la periferia e la città. In quali zone e come funzioneranno? “Porta Nuova di Pian di Massiano e lo snodo centrale di Fontivegge – spiega l'assessore – sono l'emeblema di questa filosofia di fondo del parcheggio di interscambio. In queste due zone si può arrivare con un mezzo proprio, si parcheggia a prezzi agevolati (40 centesimi all'ora, ma a Porta Nuova ci sono addirittura 200 parcheggi gratuiti) e con un unico biglietto si può decidere quale mezzo pubblico prendere per raggiungere i posti più strategici della città. Ma i parcheggi di interscambio devono continuare a crescere anche in altri punti della città: a Ponte San Giovanni in primis e sta lentamente prendendo via anche il parcheggio di Ponte Rio dove c'è una navetta che fa la spola ogni 15 minuti dal centrostorico”. Dato che i benefici non sono immediatamente chiari, è necessario spiegarli ancora una volta. “La nuova mobilità – continua Chianella – non è vero che va contro i cittadini come qualcuno afferma da tempo. E' a favore dei cittadini. Avere un minimetrò, un sistema integrato di treni e di autobus permette di risparmiare molti denari in fatto di benzina, di parcheggio e di usura del mezzo. Meno auto circolano più l'aria della città diventà di qualità e allontana lo spettro delle malattie derivanti dallo smog. Persino le tante odiate strisce blu sono dalla parte dei cittadini: perchè in molte aree garantiscono il diritto alla sosta ai residenti che, per anni, sono stati vittime della sosta selvaggia di auto che venivano da fuori quartiere”. Sui costi Chianella spara a zero contro la minoranza di centrodestra. O sbaglio? “Il minimetrò è costato 95milioni di euro. Quattro volte meno la metropolitana di Torino. Ma è più facile criticare che farle le cose. Ci tengo a precisare che la nascita di questo nuovo mezzo è stata possibile grazie ai soci privati che hanno tirato fuori molti denari e ai fondi pubblici statali che non sono mai mancati nel corso della progettazione, segno di stima per questa opera che è figlia tutta di questa Perugia così poco valorizzata. Il Comune si è limitato a dare delle fidejussioni mirate e a fare la sua parte. Siamo tutti convinti che non riusciremo fin dal primo giorno a portare 15mila utenti, ma progressivamente arriveremmo a questa soglia che vuol dire il punto di pareggio per i costi di gestione. Gli obbiettivi non si raggiungono in un giorno, ma in un lasso di tempo ben delineato”. Condividi