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PERUGIA. - Il 65,3 per cento delle imprese italiane con oltre 100 dipendenti investe in iniziative a favore del sociale, cultura, ambiente, territorio e risorse umane. L'importo degli investimenti globalmente effettuati ha sfiorato nel 2007 il miliardo di euro. E' quanto emerge dal III Rapporto Nazionale sull'impegno sociale delle aziende presentato stamani nella Facolta' di Economia dell'Universita' di Perugia, presente il Preside Pierluigi Daddi. A curarne la realizzazione Errepi Comunicazione e SWG. All'incontro, coordinato da Luca Ferrucci, Presidente del Consiglio Intercorso in Scienze dell'Economia e della Gestione Aziendale dell'Universita' di Perugia, hanno preso parte docenti universitari, imprenditori ed amministratori, tra gli altri Giuseppe Colaiacovo (Sirci SpA), Brunello Cucinelli (Brunello Cucinelli SpA), Giorgio Raggi (Coop Centro Italia scrl). Il Rapporto conferma l'attenzione dell'apparato economico-produttivo del Centro Italia nei confronti delle tematiche sociali. Il valore degli investimenti medi pro capite si e' incrementato negli anni di oltre il 100 per cento, passando dai 110.000 euro del 2001 ai 221.000 euro del 2007, con una previsione di crescita ulteriore. Tra i settori di intervento spicca il sostegno umanitario e la solidarieta' (52 per cento), seguito dalla realizzazione di mostre e iniziative culturali (35), e dall'erogazione di servizi specifici per il personale interno (31). In linea con la media nazionale il 46,2 per cento delle imprese del Centro ha inoltre adottato un proprio Codice etico mentre il 24,6 si ritiene propenso alla creazione di una propria Fondazione per la messa in pratica delle iniziative di responsabilita' sociale. Particolarmente significativo, il dato relativo alle modalita' di intervento. Se nel 2004 il 73,1 per cento delle aziende si limitava ad erogare un contributo economico diretto per la realizzazione del progetto, oggi tale percentuale si e' ridotta (20,7), a testimonianza di come le imprese del Centro Italia comincino ad assumere un ruolo piu' attivo nell'ideazione e realizzazione dei progetti di CSR su cui decidono di investire. "Sono i manager che devono impostare, sostenere e diffondere questa cultura all'interno dell'organizzazione - ha sottolineato Roberto Orsi, Presidente di Errepi Comunicazione e coordinatore del Rapporto - perche' solo attraverso il loro impegno e il loro contributo concreto sara' possibile il cambio di passo che puo' ridefinire le regole dell'economia". In cima all'interesse delle aziende il territorio all'interno del quale operano, ribadisce l'indagine, che a livello nazionale e' stata sostenuta da aziende quali Henkel, Chiquita, Fondazione Chiesi, Hera, Novartis, Takeda,Terna e Vodafone e patrocinata tra gli altri da UnionCamere, AIDP, CNEL e Ministero della Solidarieta', e che rivela, inoltre, come un'azienda su 3 rediga il bilancio sociale e sempre un'azienda su 3 preveda una figura professionale interna dedicata alla responsabilita' sociale. Condividi