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PERUGIA - E' ora disponibile a carico del Servizio Sanitario Nazionale per le persone affette da degenerazione maculare legata all'eta' (DMLE) neovascolare, ranibizumab, l'anticorpo monoclonale di Novartis, sviluppato specificamente per uso oftalmico. Ranibizumab, gia' raccomandato dal National Institute for Clinical Excellence (NICE), rigoroso ente britannico che esamina il costo-beneficio dei farmaci, e' il primo ed unico farmaco anti-angiogenico che ha dimostrato, in un ampio programma di studi clinici su oltre 7.500 pazienti, di migliorare la visione, prevenire l'evoluzione della malattia fino alla perdita della vista e quindi, anche la qualita' della vita dei pazienti. Nel mondo, ogni anno, circa mezzo milione di persone perde la vista a causa della DMLE; in Italia si stima che circa 260.000 persone sono affette dalla forma piu' grave, quella neovascolare che registra 20.000 nuovi casi ogni anno, di cui 300 in Umbria. "Ranibizumab arrestando la formazione dei neovasi con il massimo rispetto della retina sana, migliora in una percentuale significativa, la funzionalita' visiva del paziente, consentendo il recupero della propria autonomia nello svolgimento delle attivita' della vita quotidiana. - afferma Filippo Cruciani del Dipartimento Scienze Oftalmologiche dell'Universita' La Sapienza di Roma - Con ranibizumab si apre sia per il paziente che per il medico una nuova prospettiva di cura e un nuovo approccio alla malattia: si puo' infatti comunicare al paziente un'evoluzione piu' positiva rispetto al passato quando ci si limitava a trattarlo con la consapevolezza che era possibile solo rallentare la progressione della malattia". "La rimborsabilita' di ranibizumab - afferma Mark Never, Amministratore delegato di Novartis in Italia - rende finalmente disponibile anche in Italia gratuitamente una terapia che rappresenta un importante passo in avanti nella cura della DMLE neovascolare. L'innovativo modello di rimborso concordato con l'AIFA concilia il diritto dei pazienti ai farmaci piu' innovativi ed efficaci in un contesto di impiego attento delle risorse economiche pubbliche". E' stato infatti raggiunto con le Autorita' un accordo che prevede il monitoraggio dell'intero percorso terapeutico, dalla diagnosi al trattamento e alla valutazione dei risultati ottenuti al fine di assicurare l'appropriatezza prescrittiva e la sostenibilita' economica. Condividi