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PERUGIA – “Rendere omaggio chi si oppose al criminale disegno dello sterminio delle popolazioni di fede ebraica rappresenta, forse, uno dei modi migliori di ricordare la Shoah”. Lo afferma il presidente del Consiglio regionale, Mauro Tippolotti, in occasione del 27 gennaio, Giornata della Memoria consacrata al ricordo della persecuzione antiebraica operata dai regimi fascista e nazista. “Nel 2008 – continua il presidente del Consiglio regionale – ricorre il sessantesimo anniversario dell'entrata in vigore della Costituzione della Repubblica, ma anche il settantesimo anniversario delle leggi razziali anti ebraiche emanate dal regime fascista italiano. Come italiani dobbiamo mantenere vivo il ricordo ed il peso degli anni bui del fascismo e delle persecuzioni antiebraiche, ritrovando negli alti ideali della nostra Carta Costituzionale l’afflato unitario, come ha recentemente detto il Presidente Napolitano, richiamandoci ad un ”nuovo patriottismo costituzionale”. È necessario ricordare gli atti di barbarie del nostro passato per impedire nuovi drammatici eventi e per costruire un futuro che si ispiri a ideali di libertà e di fratellanza tra i popoli: la Giornata della Memoria deve essere dedicata anche al ricordo di chi non si lasciò corrompere dalle ideologie di odio e invece le avversò, facendosi concreti costruttori di un mondo di pace. Non devono essere quindi dimenticati coloro che, in prima persona e a rischio della propria vita, si opposero alla persecuzione nazista. È il caso, tra gli altri, di don Aldo Brunacci, sacerdote recentemente scomparso che negli anni 1943-1944, ad Assisi, salvò duecento ebrei, che per questo fu arrestato e confinato e che nel 2003 ottenne la Gran Croce al merito dal presidente Ciampi; oppure di don Ottavio Posta (medaglia d'oro al valor civile), parroco d’Isola Maggiore che nel giugno 1944, mettendo a repentaglio la propria vita con l’aiuto di quindici pescatori, salvò 30 ebrei internati nel Castello Guglielmi e li consegnò alle truppe alleate”. “Assumono un sempre maggiore rilievo formativo, sociale e umano – osserva Tippolotti - iniziative meritorie come i Treni della memoria, organizzati per portare gli studenti nei luoghi che furono teatro del più grande crimine mai perpetrato contro l'umanità. Studiare sui libri di testo o apprendere dalle parole dei sopravvissuti quanto avvenuto in quegli anni ha un grande valore, ma visitare luoghi carichi di storia e di atmosfera, come ad esempio il campo di Auschwitz, rappresenta un'esperienza unica ed irripetibile che può rendere, davvero, l'idea di cosa sia stata la Shoah". "Un importante contributo per combattere con successo ogni indizio di razzismo, di violenza e di sopraffazione contro i diversi, e innanzitutto ogni rigurgito di antisemitismo”. Condividi