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di R.D. Come già avvenuto gli anni scorsi, anche questa volta, in occasione del Giorno della Memoria 2008, la Presidenza del Consiglio Comunale di Perugia, in collaborazione con l’Associazione Italia-Israele di Perugia, ha organizzato, alla Sala dei Notari di Perugia, un incontro-dibattito con la scrittrice israeliana Savyon Liebrecht sul tema: “La Shoà nella vita quotidiana”. L'assemblea è stata presieduta e coordinata da Roberto Ciccone, presidente del Consiglio comunale di Perugia. La manifestazione, patrocinata anche dalla Facoltà di lettere e filosofia dell’Università degli Studi di Perugia e dall’Istituto per la Storia dell’Umbria contemporanea, ha visto la presenza attiva degli studenti universitari e delle scuole secondarie superiori di Perugia che hanno partecipato al dibattito rivolgendo alcune domande alla scrittrice. Savyon Liebrecht è nata in Germania da genitori sopravvissuti all’Olocausto trasferitisi dopo la guerra in Israele; i suoi libri, nei quali compare spesso l’incubo della Shoà con particolare riferimento alla condizione femminile, sono tutti best-sellers in Israele e apprezzati dalla critica internazionale. “Dietro al quotidiano da cui prendono spunto le storie c’è sempre qualcos’altro”, ha detto la Liebrecht “in sostanza i racconti hanno collegamenti costanti con la Shoà, anche se, a volte, sembrano non aver nulla a che fare con essa. Racconti scritti, spesso e volentieri, dal punto di vista della donna, ma che non disdegnano il coinvolgimento diretto delle figure maschili”. L’incontro è iniziato con i saluti del sindaco Renato Locchi e del presidente del Consiglio Comunale di Perugia Roberto Ciccone, che hanno e ringraziato calorosamente per la loro presenza gli studenti e la scrittrice Savyon Liebrecht, capace di catalizzare l’attenzione della Sala dei Notari con spunti toccanti ed emozionanti soprattutto perché saldamente ancorati a fatti realmente accaduti. L’iniziativa rappresenta il primo evento collegato alla ricorrenza del giorno della memoria, che, formalmente, cade il 27 gennaio. “Tale data – hanno detto Locchi e Ciccone – coincide con l’abbattimento dei cancelli di Auschwitz ed è la data scelta dallo Stato italiano per ricordare l’immane tragedia che ha toccato gli ebrei (con oltre 6 milioni di morti), ma anche tante altre donne e uomini, appartenenti a varie categorie (rom, omosessuali, ecc.) perseguitate dai nazisti. Voler ricordare questi fatti gravissimi è il modo migliore per evitare tentazioni tendenti a dimenticare o sminuire la portata di questa barbarie che solo pochi anni fa, in fondo, ha investito l’Europa. Sono eventi, infatti, che tutti noi, indipendentemente dalle appartenenze politiche, vogliamo che mai più si ripetano”. Hanno partecipato all’incontro il Professor Gustavo Reichenbach, vice presidente dell’Associazione Italia-Israele di Perugia, il Professor Giorgio Bonamente, preside della Facoltà di lettere e filosofia dell’Università degli studi di Perugia e rappresentanti dell’Ufficio scolastico regionale dell’Umbria e dell’Istituto per la Storia dell’Umbria contemporanea. Dopo gli interventi, si è aperta la conferenza-dibattito di Savyon Liebrecht con gli studenti della scuole superiori e dell’Università. Condividi