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L’improvvisa accelerazione tentata dal gruppo regionale sul nuovo piano regionale dei rifiuti, con il tentativo di inserire surrettiziamente il tema “termovalorizzatori” all’interno della discussione sul Dap, può essere letta in molte maniere: che c'è voglia di un cambio di maggioranza e che si vuole isolare chi non vuole un bruciatore sotto le case degli Umbri. E’ la Lorenzetti come la pensa? Difficile dirlo perché la governatrice sulla questione rifiuti non si pronuncia. Il suo portavoce Arcuti ha riferito ad Umbrialeft che "non c'è dietro il presidente dietro la decisione di alcuni membri di maggioranza del Pd di velocizzare la pratica dell'inceneritore nel contesto del Dap e non nel piano dei rifiuti. Questa è uan decisione autonoma. Il Presidente resta attaccata alla famosa lettera inviata a Prodi, nel pieno della bufera emergenza rifiuti in Campania, con la quale ammetteva che sui “termovalorizzatori” non aveva una maggioranza a sostenerla. Oltre non va. Si pronuncerà, caso mai, il 4 febbraio prossimo quando, dopo più di due mesi dal primo incontro della coalizione sul nuovo piano rifiuti regionale, i big politici torneranno a rivedersi". Tornando al confronto di coalizione c’è da dire che il primo round era servito per mettere nero su bianco le rispettive posizioni e ci si era lasciati con l’impegno di continuare con spirito costruttivo e di collaborazione. Nessuna preclusione “ideologica”, dunque, ma la volontà di misurarsi su dati di fatto ineccepibili. Alla Lorenzetti spettava il compito di riconvocare “le parti” e da allora né è passato di tempo, come pure di acqua sotto i ponti, nel senso che di cose non esattamente positive ne sono accadute: basti pensare solo alla vicenda ternana che non ha certo contribuito a rasserenare la situazione. Condividi