A Todi si parlerà del nuovo Piano Sanitario Regionale

Rosaria Parrilla TODI – “L’offerta residenziale privata nella rete dei servizi nel nuovo piano sanitario regionale”. È questo il titolo dell’incontro promosso da Anaste (Associazione nazionale strutture terza età), che si terrà a Todi, venerdì 13 marzo, dalle 9 fino alle 13.30, all’interno dell’hotel Bramante. Un appuntamento che ha ottenuto anche il patrocinio della presidenza del Consiglio dei ministri, dei Ministeri del lavoro, della salute e delle politiche sociali, della Regione Umbria e del Comune di Todi. Qual è il ruolo dei soggetti privati nel nuovo quadro delle politiche socio-sanitarie, quali sono le ricadute dell’assetto normativo e quale sarà il futuro e la qualità della vita degli anziani all’interno del contesto regionale dell’Umbria. Saranno queste le domande alle quali si cercherà di dare risposte durante il convegno di Todi, al quale parteciperanno, tra gli altri, Silvio Topo e Sabrina Tini, rispettivamente presidente e vicepresidente di Anaste Umbria, il presidente nazionale Anaste, Alberto De Santis, Paolo Moneti, presidente Anaste Toscana, Maurizio Rosi, assessore regionale alla sanità, il sindaco di Todi, Antonino Ruggiano, Giovanni Scanavino, vescovo della diocesi di Orvieto-Todi, il presidente della III commissione consiliare della Regione Umbria, e i direttori generale Asl 2 di Perugia e 4 di Terni, Giuseppe Legato e Imolo Fiaschini. “Le regioni, come l’Umbria, seriamente impegnate nella individuazione di modelli organizzativi appropriati, efficienti ed efficaci – anticipa il comitato scientifico -, devono fronteggiare la preoccupante e costante crescita dei costi dell’assistenza erogata. La difficile mediazione tra universalismo assistenziale e inadeguatezza delle risorse induce a ritenere che nel sistema socio-sanitario non ci debbano essere territori da difendere, ma solo problemi da condividere”. L’intento dell’Anaste, dunque, è di offrire il proprio contributo alle autorità regionali e agli operatori del settore, al fine di fronteggiare un problema di grande portata sociale, nella consapevolezza del proprio ruolo al servizio del paese.