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Nei nostri programmi prevedevamo un'accelerazione delle visite con l'approssimarsi delle elezioni di giugno. Contavamo di arrivare attorno alle 1.500 nei giorni immediatamente a ridosso dell'appuntamento elettorale, invece il traino esercitato da questo evento è risultato assai più forte di quanto avevamo previsto, visto che già nella giornata di ieri google analytics ha certificato il raggiungimento da parte di Umbrialeft di quota 1.522. Un anticipo di tre mesi, quindi, rispetto a ciò che avevamo preventivato ed a questo punto non azzardiamo più nessuna ipotesi. E' evidente, però, che l'avventura che abbiamo iniziato or non è molto, con tanta speranza e tanta incoscienza (e, soprattutto, con poche o nulle risorse economiche), si sta trasformando in un clamoroso successo, a dimostrazione che anche in una regione piccola come la nostra, dove operano ben due quotidiani locali ed altrettanti, a tiratura nazionale, la coprono dedicandogli numerose pagine di cronaca, c'è spazio per un modo nuovo di fare informazione. C'è spazio per l'impiego di nuove tecnologie e per soddisfare una richiesta che ci viene, evidentemente, da un pubblico di lettori che cerca in Umbrialeft un modo diverso di informare, stando tempestivamente sulla notizia e dando spazio anche a soggettività politiche e sociali che solitamente vengono trascurate. A questo punto, oltre alla legittima soddisfazione per i risultati che abbiamo raggiunto in un brevissimo lasso di tempo (era solo il 27 novembre del 2007 quando abbiamo iniziato le pubblicazioni), subentra in noi la preoccupazione di non riuscire a mantenere questo passo, di inciampare prima o poi in un qualche ostacolo che possa interrompere un cammino che a questo punto possiamo senza ombra di dubbio considerare eccellente. Da parte nostra, ce la matteremo tutta per non deludere quanti hanno sostenuto sin qui il lavoro di un gruppetto di appassionati di giornalismo, il cui numero sta comodamente nel pugno di una mano, che qualitativamente dimostrano ogni giorno di reggere comodamente il confronto con i più paludati, ed assai meglio retribuiti, professionisti della carta stampata. Ai nostri sempre più numerosi lettori, vada comunque il nostro ringraziamento. Condividi