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ROMA - "Ho proposto, visto che non ci sono tempi certi per avere le leggi, che si riconosca nel solo voto del capogruppo il voto di tutto quanto il gruppo che rappresenta; ovviamente chi è contrario può venire in aula per esprimere il suo no o per astenersi". Lo afferma il premier Silvio Berlusconi, intervenendo all'assemblea nazionale del Pdl. "Capisco - prosegue - che dopo 70 o 80 votazioni una persona che non è tuttologa possa anche deprimersi, ecco perché io propongo uno snellimento e cioé che molti voti si facciano nelle commissioni mentre il voto finale in aula. Con questo sistema ovviamente non ci sono sorprese". "La proposta era già stata avanzata ed era caduta nel vuoto. Accadrà anche stavolta...", risponde il presidente della Camera alla proposta del presidente del Consiglio. La proposta è "indicativa dell'idea che Berlusconi ha del confronto parlamentare", sottolinea invece il capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera, Massimo Donadi, secondo il quale il premier ritiene "inutili" le Camere e "le vuole ridurre al ruolo di notai". Condividi