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PERUGIA – La cucina italiana, e quella umbra in particolare, hanno molto da insegnare alla cucina ed alla ristorazione australiana, che può trarvi molteplice ispirazione, sia per quanto riguarda le tecniche che la scelta degli ingredienti. È quanto ha commentato una delegazione di cuochi e giornalisti australiani che, su iniziativa della Regione Umbria (Servizio Relazioni Internazionali), con la collaborazione di “Sviluppumbria” e del “Centro Agroalimentare”, hanno trascorso in Umbria una settimana, per una serie di “stages” in alcuni ristoranti umbri (a Perugia, Foligno, Gubbio e Spello) e visite guidate ad aziende produttrici di olio (Trevi) e di vino (Montefalco). La visita si è conclusa ieri a Spello, dove lo chef “stellato” Marco Gubbiotti ha iniziato, nella sua cucina, gli ospiti ai segreti del carciofo, del polipo e della torta al cocco e carote. “La cucina australiana è buona e interessante – ha detto la giornalista Halina Young -, ma certo è che siamo rimasti molto colpiti dalla tecnica della vostra cucina, fondata su inimitabili prodotti freschi e sul rispetto degli ingredienti, con cotture molto veloci che esaltano il gusto. L’Umbria è ricca di questi prodotti, che provengono da un territorio e da un paesaggio senza uguali, che ci ha lasciato davvero senza fiato”. Dello stesso avviso Domenico Bonario, ristoratore di Melbourne di origini italiane: “Mi ha colpito molto la cura con cui i prodotti vengono lavorati. L’effetto è una cucina apparentemente semplice, ma di grande raffinatezza tecnica, che, a differenza di quella francese, tende ad esaltare la naturalezza e la freschezza della materia prima. Cercheremo di far tesoro da quanto abbiamo appreso in questa settimana”. Condividi