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Rete distributiva. I distributori di carburanti per autotrazione in Umbria alla data del 31 dicembre 2006 risultano essere 490, di cui 361, pari al 74 per cento, localizzati in provincia di Perugia, e 129, il 26 per cento, in quella di Terni. Agli inizi del 2006 i distributori risultavano 485: nell’ultimo periodo si è registrato, pertanto, un aumento di circa l’1 per cento. La loro densità corrisponde a 5,81 impianti ogni 100 chilometri quadrati. La densità degli impianti in Umbria, riferita ai soli marchi principali (415 distributori), è di 4,9 distributori ogni 100 chilometri quadrati ed è più bassa di quella nazionale che è di 7,1 ogni 100 chilometri quadrati. In questo ambito, l’Umbria occupa il 14esimo posto nella graduatoria tra le regioni. I carburanti erogati. Secondo i dati dell’archivio dei Comuni, 477 distributori erogano benzine e 470 gasolio. I punti di erogazione di gpl sono 76. Ogni anno in Umbria vengono erogati circa 267 milioni di litri di benzine, dei quali il 71 per cento nella provincia di Perugia e il 29 per cento in quella di Terni. Il gasolio è erogato nella misura di 372 milioni di litri, il 70,6 per cento nella provincia di Perugia e il 29,4 in quella di Terni. Per il gpl, si stima l’erogazione di circa 30 milioni di litri di carburante. La localizzazione. La superficie media dei distributori è di 1751 metri quadrati. Il maggior numero di impianti è localizzato nell’area di Perugia (155, il 32%); segue Terni (113, il 23%). La zona di Foligno conta 50 distributori. Nelle altre zone vi è un numero uniforme che varia dalla punta minima di 25 di Castiglione del Lago ai 41 di Città di Castello. Otto comuni, di piccole dimensioni situati in area di alta collina o montagna, Lisciano Niccone, Monte Castello di Vibio, Monte Santa Maria Tiberina, Poggiodomo, Scheggino e Vallo di Nera in provincia di Perugia, Allerona e Polino in quella di Terni, sono privi di impianti. La popolazione di questi comuni assomma a 6.750 abitanti. Solo pochi distributori sono ormai localizzati nei centri storici, 14 in tutto. La quota maggiore si trova nel continuo urbano cittadino (207). Centocinquantacinque impianti si trovano nelle frazioni che costituiscono poli di sviluppo. Frazioni minori e aree di territorio rurale e montano ospitano 111 distributori. Il 24% degli impianti è localizzato su strade extraurbane secondarie, il 23% su strade urbane di quartiere, il 18% su strade extraurbane principali, la stessa percentuale del 18% su strade urbane di scorrimento, mentre il 17% è collocato su strade locali. L’automazione. Per quanto riguarda il grado di automazione, il sistema di prepagamento, cioè quello alla cassa automatica prima del rifornimento autonomo da parte dell’utente senza intervento di personale dell’impianto, è generalmente attivo nelle ore di chiusura notturna o in quelle di apertura in pompe isolate con costo leggermente minore del carburante. Il 70% degli impianti in provincia di Perugia è dotato di questo sistema, il 67,5 in quella di Terni. I sistemi di postpagamento (rifornimento da parte del cliente e pagamento alla cassa ordinaria) sono meno diffusi, col 18% degli impianti in provincia di Perugia e il 3% in quella di Terni. La tipologia. La tipologia di distributori in Umbria è rappresentato per il 25,9% (126 unità) da chioschi o punti isolati, per il 26,7% (130) da stazioni di rifornimento. Quasi la metà degli impianti 231, pari al 47,4%, è rappresentato da stazioni di servizio. Le stazioni di servizio sono dotate, al contrario di quelle di rifornimento, di servizi igienici e altri accessori. Un elemento di differenziazione della rete umbra da quella nazionale è la percentuale più bassa (il 40%) di impianti di proprietà delle compagnie petrolifere che assommano invece, in campo nazionale, al 62%. Rispetto al quadro nazionale maggiore è la presenza in Umbria di distributori del gruppo Api/Ip (i più capillari in assoluto tanto in Italia quanto in Umbria) e del gruppo Total/Fina/Elf. Minore è la presenza di Agip, Q8, Erg e, soprattutto, Shell. In Umbria, rispetto all’Italia, maggiore è il numero delle cosiddette “pompe bianche”, cioè indipendenti e delle compagnie minori o straniere (il 13,6% per l’Umbria e il 4,8% a livello nazionale). L’indagine tra gli operatori. Parallelamente alla rilevazione presso i Comuni, è stata effettuata in via sperimentale, una rilevazione direttamente sugli impianti di distribuzione di carburanti. Dei 490 impianti contattati, sono tornate compilate 279 schede. Gli impianti risultano gestiti dallo stesso gestore da un numero di anni abbastanza consistente: il 53,5% di chi ha risposto da oltre 10 anni (di questi, il 27,3% da oltre 20 anni). Sono solo il 17,8% quanti gestiscono l'impianto da meno di 3 anni. Questo dato risulta correlato con l’età del gestore, sono infatti solo il 19,4% i giovani gestori (che hanno cioè fino a 35 anni) mentre abbiamo una quota dell'11,6% di gestori che hanno superato i 60 anni di età. Per quanto riguarda gli addetti negli impianti: in 260 distributori che hanno risposto al questionario ci sono complessivamente 791 addetti, di cui 227 donne. Oltre la metà degli impianti ha al massimo 2 addetti, mentre sono poco più del 15% ad avere oltre 4 addetti. Le donne gestrici risultano essere meno del 15 per cento. Per quanto riguarda i servizi accessori, il più diffuso risulta essere la vendita di accessori auto (55,6%). Per quanto attiene ai servizi di pubblica utilità, il 45,5% degli impianti dispone di servizi igienici pubblici e solo il 17,9% dispone di un telefono pubblico. Per quanto attiene ai servizi al veicolo, il più diffuso risulta essere il lavaggio (38,4 per cento). Motorizzazione. L’Umbria conta una disponibilità di 10 autovetture ogni 15 abitanti, contro una media nazionale di 10 autovetture ogni 17 abitanti. L’indice di motorizzazione dell’Umbria (rapporto tra veicoli circolanti e popolazione residente), in linea con quello di tutte le Regioni del centro Italia, è pari a 873, superiore a quello nazionale, pari a 787 e la colloca al secondo posto nella graduatoria delle Regioni. Per quanto riguarda gli indici di servizio, cioè il numero di impianti di distribuzione in rapporto alla popolazione, l’Umbria, anche in questo caso in linea con le altre regioni centrali, ha un indice del 2,096 (inferiore alla media nazionale del 2,761), ovvero una maggiore disponibilità di impianti rispetto alla popolazione e al numero dei veicoli. L’andamento dei consumi. Per quanto riguarda l’andamento dei consumi, quello della benzina, in Umbria come nel resto d’Italia, è cresciuto fino al 2002 ed è poi iniziato a regredire. Il consumo del gasolio in Umbria, al contrario degli indici nazionali in costante ascesa fino al 2006, ha avuto un andamento altalenante. L’Umbria per il consumo di gasolio sembra in contro-fase rispetto all’andamento del centro Italia, cioè ad aumenti in Umbria corrispondono decrementi nelle altre aree del centro e viceversa. I consumi di gpl, dopo un picco di aumenti fino al 20% nel passaggio tra il 1999 e il 2000, ha subito un calo progressivo fino ad un meno 15% rispetto all’anno precedente negli anni 2004 e 2006. Condividi